Guardiamoci tutti, soprattutto dentro di noi. Facciamo verità dentro di noi e diciamoci: “Non possiamo più tacere. Il mondo ci è sfuggito di mano. Siamo rimasti tutti chiusi dentro i nostri recinti dell’associazionismo credendo di fare del bene, e sicuramente è stato così. Ma ora non possiamo più rimanere fuori da un contesto sociale e politico che possiamo considerare ormai fuori dai canoni della minima normalità riconosciuta necessaria per sopravvivere.
Da alcuni anni stiamo vivendo un crescendo di esperienze che ci vedono protagonisti in catastrofi annunciate. Il Pianeta terra in fase di rivolta, pandemia e altre pandemie annunciate, guerre in Medio Oriente e guerra in Medio Occidente con minaccia atomica. Non è il mondo che mi aspettavo di vivere dal 2008 in poi… Ma già in quell’anno un Papa richiedeva l’importanza di riflettere su quanto in politica servisse una “nuova generazione” di politici cattolici, che avesse “rigore morale” e “competenza”.
Quel Papa ha esortato la Chiesa e i cattolici a tornare a “essere capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica” che, ha sottolineato, “necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile”. Sono trascorsi 14 anni durante i quali in tante parti, sollecitati soprattutto dalla totale deriva dei partiti politici, e dunque preoccupati da un grave astensionismo ai momenti elettorali, sono nate diverse iniziative volte al tentativo riparativo della diaspora dei cattolici nello spazio politico.
Ma ancora oggi sono tante le difficoltà che rallentano quel processo di unione, sì unione, interazioni, ma tra chi?
Credo sia questo il punto ancora non compreso totalmente e vorrei provare a condividerlo con voi oggi.
Di fronte alle immagini che in questi giorni entrano nelle nostre case, incontriamo famiglie intere che in poche ore hanno visto cambiare totalmente la loro vita. Hanno perso tutto e davanti vedono solo distruzione e morte. Tutti stiamo facendo l’esperienza di un deja-vu … che richiama l’ultima guerra mondiale. Occorre riprendere al più presto il tema dell’unione delle forze tra il mondo, credente ma anche non credente, per riportare nel cuore delle persone quella forza, quell’energia importante per uscire al più presto da una precarietà esistenziale, antropologica, che va a toccare ogni parte del nostro vivere quotidiano.
Alcune associazioni hanno già iniziato questo processo di unione dando vita ad un partito vero e proprio al servizio di questo processo di trasformazione necessario per dare spazio a quello che per noi deve costituire la risposta alla richiesta profetica di Papa Benedetto XVI. E senza scandalizzare nessuno, si arriva ad evangelizzare la politica, come desiderio di annuncio che la Politica con la “P” maiuscola può esistere nella misura in cui la Persona ritorna al centro di ogni visione politica. In questo, noi cristiani dobbiamo sentirci protagonisti, ma soprattutto chiamati a custodire ciò che appartiene al Creato.
Dobbiamo allora aprire tutti le nostre grandi associazioni e movimenti che da una vita si occupano di lavoro, di famiglia, di scuola, di sanità, di pace. Occorre riunire le esperienze. Una ricchezza di esperienze che ogni giorno toccano con mano realtà diventate fragili perché lasciate al proprio destino, grazie all’assenza di certa politica ormai completamente distante dalle vere esigenze e problematiche dei cittadini.
Il partito Insieme si pone al servizio di chi comprenderà questo passaggio necessario perché la Politica riprenda ad occuparsi del vero bene delle persone. Nel Manifesto del Partito (CLICCA QUI)richiamiamo le due nostre fonti particolari: la DSC e la Costituzione. Due sorgenti cui attingere parole cristianamente ispirate che illuminano il nostro cammino politico e ci aiutano a fare scelte di Verità, libere da compromessi o solite ambiguità dettate da convenienze elettorali e di potere; rischi ed errori in cui potremmo cadere anche noi senza un vero e attento discernimento invocato e pregato, perché il partito Insieme sia una sfida per il Nuovo nella Politica italiana ed europea.
Eleonora Mosti