La Svizzera e l’Italia stanno ridisegnato parte del loro confine sulle Alpi a causa dello scioglimento dei ghiacciai causato dal cambiamento climatico.
La conferma di come le piccole cose confermano l’esistenza di quelle grandi e serie.
Osservata speciale è soprattutto la zona del Cervino dov’è segnalata da anni ed anni la riduzione di zone dove avrebbero dovuto resistere le nevi eterne.
La decisione di rivedere con più esattezza i confini tra il nostro Paese e la Svizzera è una notizia piccola, ma clamorosa per le cause che l’hanno determinata. È già stata ratificata dagli elvetici e si attende ora la sottoscrizione ufficiale da parte di Roma.
Intanto veniamo a sapere che i ghiacciai svizzeri hanno perso il 4% del loro volume nel 2023, la seconda perdita più grande di sempre dopo quella record del 6% del 2022. Queste riduzioni delle Aree ghiacciate sono attribuite nel rapporto annuale dalla Swiss Glacier Monitoring Network (Glamos), alle riventi estati consecutive e alle nevicate molto scarse dell’inverno 2022. I ricercatori affermano che se questi modelli meteorologici continuano, il disgelo non farà che accelerare.
La ridefinizione dei confini dovrebbe aiutare a meglio definire chi è responsabile della manutenzione di specifiche aree naturali che devono essere protette.
CV