‘Sbaciucchiare rosari, invocare i santi è una dissacrazione e una strumentalizzazione’
“L’invito del cardinale Ruini alla Chiesa perché dialoghi con Salvini? E’ una prosecuzione della sua politica precedente: guardare a destra perché nulla cambi”. Lo dice all’Adnkronos Enzo CARRA, ultimo portavoce della Democrazia cristiana, puntualizzando sul leader della Lega che “sbaciucchiare rosari, invocare i santi – parlo da cattolico – è una dissacrazione e una strumentalizzazione. Non ricordo che l’abbiano mai fatto De Gasperi o Moro. Non siamo nell’anno zero dei cattolici in politica, ma voglio ricordare che la Democrazia cristiana è stato un partito fortemente laico”.
“Messo da parte il rispetto che ho per il cardinale Camillo Ruini – spiega CARRA -, dall’intervista al Corriere della Sera emerge la difesa di una linea che, a mio parere, è stata suicida, ovvero quella di clericalizzare popolo ed ex partiti di ispirazione cristiana. Alla fine della Dc con la crisi negli anni Novanta, Ruini si è assunto il compito essere leader politico di un parte di cattolicesimo italiano. Nemmeno don Sturzo era stato tanto clericale…” Un guaio questo, secondo CARRA.
“Altro guaio – continua CARRA – è stato quello di credere all’ancoraggio di Silvio Berlusconi, come quello di sottostimare la sinistra cattolica. Piuttosto Ruini in quegli anni avrebbe dovuto pensare all’unità di valori dei cattolici”. E aggiunge: “da parte del già presidente della Cei e da chi ha avuto responsabilità e influenza in un lungo periodo in Italia, mi piacerebbe sapere perché proprio in quegli anni sia cominciata a peggiorare la diserzione dei cattolici alla messa domenicale. Sarebbe appropriata una sua analisi”.