C’è poco che giustifichi l’esaltazione dopo il risultato elettorale della Liguria.
Non lo può fare chi vince per una manciata di voti e il più grande partito nazionale si ritrova con molto poco. All’opposto, neppure può esaltarsi chi è la forza politica più votata della Regione, ma senza ottenere un risutato pienamente soddisfacente.
Al voto è andato solo il 45,96 degli aventi diritto. Il bruttissimo tempo non spiega da solo la conferma di una tendenza oramai marcatissima in tutto il Paese verso l’astensionismo.
Non riusciamo ad esaltarci neppure noi dopo aver ascoltato commenti, di destra come di sinistra, che danno veramente credito a risultati che andrebbero più che dimezzati.
Chi ha vinto, il Sindaco di Genova Bucci, ha ottenuto in termini reali meno del 25% del corpo elettorale. Il suo avversario, Orlando, meno del 24. Il primo, tra l’altro, subisce un colpo durissimo dall’elettorato della propria città che lo ha lasciato 12 punti dietro lo sfidante.
Quelle sulla reale rappresentanza degli eletti sono considerazioni che dobbiamo fare con una certa frequenza da più di una elezione a questa parte. E sembra che nessuno se ne preoccupi. Troppo presi ad esaltarsi, in un modo o in un altro.
Dobbiamo prendere atto che non c’è alcuna considerazione su come si sia amministrato e sui gravi “incidenti di percorso” in cui anche i politici di maggioranza liguri sono incappati fino a finire agli arresti e a patteggiare.
Sarà il caso di chiedersi se molto astensionismo non sia il frutto di tutto questo “pelo sullo stomaco”. Proprio di un ceto politico che, a destra come a sinistra, perché anche da quelle parti non sono mancate vicende analoghe, conti su di un elettorato che preferisce chiudere gli occhi su quello che fanno “gli amici” e diventano giustizialisti a fase alterne. Conta solo l’interesse di parte che, spesso, dà vita a tante arrampicate sugli specchi per non riconoscere come stanno veramente le cose. Anche da commentatori che, alla fine, dovrebbero essere assolutamente distaccati.
Non riusciamo a dimenticare il monito evangelico: “Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno”.