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C’è da piangere: Salvini che (come Totò) fa il “capostazione di Piovarolo”

Il primo istinto è quello di mettersi a ridere nel vedere come Matteo Salvini fa, alla Totò, il “capostazione di Piovarolo”. Scavalcato non da superiori arroganti, ma dalla Rai e dalle Ferrovie italiane che, in occasione della prima serata del  Festival, hanno osato organizzare un Frecciarossa per Sanremo per trasportarvi dirigenti e giornalisti. I malcapitati hanno viaggiato a sua insaputa.

In realtà, si dovrebbe piangere nel vedere cosa gli esponenti del Governo di Giorgia Meloni escogitano per ricevere una briciola di righe sui giornali. E sembra che il sistema ferroviario italiano li metta in nobile gara … nel fare davvero una gran brutta figura. Lo è stato nel caso del Ministro Lollobrigida, lo è adesso con Salvini, il titolare del Ministero dei Trasporti.

Salvini è anche Vicepresidente del consiglio. E mentre continuano gli scontri tra russi ed ucraini, i bombardamenti israeliani su Gaza, le proteste degli agricoltori, aumentano i poveri e cresce il costo della vita, è davvero drammaticamente esilarante vedere come Salvini vesta i panni di un capostazione che viene avvertito solo a viaggio effettuato  da cotanto treno.

Leggiamo che Matteo Salvini ha appreso “con grande stupore” dell’accordo tra Rai, Rai Pubblicità e Trenitalia “per la promozione rispettivamente del 74esimo festival di Sanremo e del servizio ferroviario Frecciarossa”. Tanto di nota ufficiale del suo ministero per precisare: “posta la libertà commerciale di stipulare contratti, desta perplessità un accordo che ha totalmente bypassato il Ministero nonostante le implicazioni sulla circolazione ferroviaria ed il diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori. Sono quindi stati chiesti i contenuti del contratto, per esaminarne l’utilità sotto ogni profilo”.

Ma da quando in qua è il Ministro dei trasporti a occuparsi così minuziosamente della “circolazione ferroviaria” e mentre non si preoccupa minimamente di quello che subiscono tanti pendolari? Comica davvero l’affermazione che si sarebbe di fronte ad un “diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori”. E nel caso del collega Lollobrigida in quale penna degli estensori delle note ministeriali si è fermato l’inchiostro? E poi c’è da chiedergli: quello che ha scatenato tanta ira funesta è il primo convoglio “speciale” organizzato da Ferrovie Italiane che, invece, ha una lunga tradizione di iniziative del genere prese in occasione di manifestazioni sportive, in particolare quelle di calcio, o altre  sulla base di un accordo commerciale con entità diverse?

Mamma mia come ci siamo ridotti. C’è proprio da dirlo alla romana: “arridateci quelli della Prima Repubblica”. Pagliacciate simili, almeno, non le allestivano.

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