Con un altro tira e molla, ed un altro giro di valzer, Giorgia Meloni sembra perdersi per strada Orban. Eppure, lei gli aveva fatto una corte serrata. Lui si era spinto a promettere che sarebbe entrato tra i conservatori europei dopo le elezioni. Che per Orban sono state una grande delusione. Ma è evidente che la questione non riguardi solo il recente risultato elettorale. Bensì il diverso giudizio sulla guerra in Ucraina che divide sempre più Giorgia Meoni da un Orban preoccupato per un trabocco del conflitto oltre l’Ucraina così a ridosso della frontiera ungherese.

La Meloni, di conseguenza, è riuscita ad imbarcare nei suoi Conservatori e riformista europei solo la ben più piccola pattuglia dei conservatori della Romania, non visti proprio con grande simpatia dal Presidente ungherese.

Si vede che la nostra Presidente del consiglio è impegnata in una grande “campagna acquisti” per accrescere il proprio ruolo internazionale e per rafforzare una eventuale sua capacità di contrattazione a Bruxelles. Ne ha bisogno. E intanto lamenta di essere stata letteralmente tagliata fuori dalle decisioni che contano, dopo che si è profilata la possibilità di continuare con la vecchia maggioranza contro cui lei è Salvini hanno sempre sparato a palle incatenate.

La delusione più grossa le è sicuramente venuto dal popolare polacco Tusk che, ovviamente, le fa pagare sul più bello la sua stretta vicinanza ai populisti si casa sua. Ma così van le cose del mondo e, mordendo il freno, lei deve ripensare a tutta la sua vecchia strategia in campo europeo. La campagna acquisti, però, sembra solo confermare che lei voglia, o non possa far altro, che perseguire la vecchia strada.

In ogni caso, la frizione in corso con Orban, tra l’altro vicino molto scomodo agli occhi di tantissimi altri europei, ma anche per gli americani e per la NATO, sta a confermare che i sovranisti, per una ragione o per un’altra, prima o poi, finiscono a prendersi a pesci in faccia tra di loro.

Ultima considerazione, ma la “campagna acquisti” quanto resterà coerente con il tanto sbraitare a casa propria contro i “voltagabbana”?

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