La crisi delle imprese colpisce l’Europa. Nel secondo trimestre del 2024, il numero di dichiarazioni di fallimento delle imprese nell’intera Unione è cresciuto del 3,1% rispetto al primo trimestre del 2024. Nello stesso lasso di tempo, inoltre, le registrazioni di nuove società sono calate. E’ quanto emerge dalla lettura dai dati sulle registrazioni aziendali e sui fallimenti pubblicati da Eurostat (CLICCA QUI).

Il numero delle registrazioni è diminuito in tutti i settori dell’economia. Le diminuzioni più elevate hanno riguardato il commercio (-4,7%), l’industria (-3,6%) e l’istruzione e le attività sociali (-3,4%). Meglio per il settore delle attività finanziarie (-0,7%).

I fallimenti sono diminuiti in quattro settori: informazione e comunicazione (-4,8%), trasporti (-1,6%), servizi di alloggio e ristorazione (-1,1%) e istruzione e attività sociali (-1,0%), ma cresciuti in altri quattro: edilizia (+3,8%), attività finanziarie (+2,6%), commercio (+2,4%) e industria (+1,6%).

I paesi in crescita per quanto riguarda la richiesta di nuove registrazioni sono il Portogallo (+7,6%), la Lettonia (+5,6%) e la Romania (+2,2%). Mentre Italia (-6,8%), Polonia (-6,5%) e Belgio (-6,1%) sono i paesi con il maggior calo nel numero delle registrazioni.

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