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Dal Senato un grave passo indietro sul Terzo Settore

In sede di conversione del Dl fiscale al Senato è stato approvato un emendamento che introduce l’Iva anche per le associazioni che non svolgono alcuna attività commerciale.

“Se l’annuncio della riforma del Terzo settore è stato salutato con soddisfazione per l’attesa semplificazione, provvedimenti come questo producono grande delusione – ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore -. Esattamente un anno fa ci siamo battuti perché nella formulazione della legge di bilancio era stato inserito questo stesso provvedimento, poi fortunatamente espunto. Oggi, dopo un anno, ci troviamo di nuovo al punto di partenza”.

Il testo passa ora alla Camera. “Ci auguriamo – ha aggiunto Vanessa Pallucchi – che l’Articolo 5, nei commi da 15-bis a 15-quater, del DL Fiscale venga soppresso. Non possiamo immaginare di gravare ulteriormente sulle nostre associazioni e di mettere a rischio la loro sopravvivenza. Il Terzo settore va sostenuto, non colpito”.

Il provvedimento prevede il passaggio da un regime di esclusione Iva, ad un regime di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci.  Il che comporta per le associazioni i maggiori costi richiesti per la tenuta della contabilità IVA, oneri e ulteriori adempimenti burocratici.

 

 

 

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