I conservatori britannici non c’hanno pensato due volte ed hanno fatto uscire dal loro gruppo parlamentare a Westminster il deputato Lee Anderson dopo la sua affermazione che il Sindaco di Londra, il laburista Sadiq Khan, era sotto il controllo degli “islamisti”.
La decisione di sospendere Anderson è stata presa nel pieno di un’ animata discussione a Westminster sull’opportunità di avanzare una richiesta per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. E mentre un nutrito gruppo di manifestanti si era radunato nei pressi del Parlamento britannico per protestare contro i bombardamenti effettuati da Israele.
Sulla questione palestinese si è creata anche nel Regno Unito una situazione incandescente e persino alcuni parlamentari hanno ricevuto minacce a causa delle loro opinioni sul conflitto in corso. Anderson si è più volte espresso contro i palestinesi andando contro quella che, stando ai sondaggi, è la posizione della maggioranza dei britannici che chiedono la fine dell’azione militare di Israele.
Comunque, le ultime dichiarazioni del parlamentare conservatore hanno fatto traboccare il vaso. Egli ha sostenuto che gli islamisti “abbiano il controllo di Londra” a causa del sindaco Khan e per questo è stato criticato subito dai suoi stessi compagni e responsabili del partito, alcuni dei quali, mentre si ribellavano gli esponenti laburisti e del Consiglio islamico della Gran Bretagna, hanno definito i suoi commenti un “insulto spregevole”.
La conclusione è stata che il Partito dei Tories ha deciso che egli non poteva più restare tra i suoi banchi a Westminster. Anche perché Anderson, che è stato anche Vice presidente del partito, ha rifiutato di scusarsi per le sue improvvide dichiarazioni.
I conservatori sono considerati “islamofobi” da una discreta porzione dei britannici, in particolare da quelli di fede musulmana, e non vogliono certamente confermare questa impressione diffusa anche in una parte del loro elettorato.
CV