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Firenze: il programma della lista di INSIEME

INSIEME  ha presentato la propria lista per le elezioni amministrative di Firenze con la candidatura di Francesco Zina a Sindaco. Questo che segue è la proposta di programma per “Firenze che cambia”

1. Prendiamoci cura di Firenze
La grande ricchezza della tradizione storica, artistica e monumentale della città di Firenze,
che ne fa un polo di attrazione mondiale e una delle città a più alta densità turistica, ha fatto
tropo spesso dimenticare alle amministrazioni cittadine le grandi fragilità di questa speciale
comunità urbana. La città è attraversata da profonde linee di divisione tra il mondo
ingombrante del turismo di massa e la realtà quotidiana dei fiorentini che vivono la loro
normale vita famigliare e di lavoro, tra il centro storico e le periferie, tra la popolazione
benestante e una fascia troppo grande di persone in stato di povertà, tra cittadini e immigrati
irregolari. Queste linee di divisione trascurate impoveriscono e indeboliscono la qualità
complessiva della vita della nostra città.

Il nostro progetto si propone di invertire questa tendenza attraverso un forte impegno di
ascolto nei confronti di tutte le realtà cittadine e la cura attenta delle fragilità della nostra
comunità. Vogliamo ricostruire una forte coesione intorno a un progetto di città.

Ci impegniamo quindi a:

a. Ristabilire una intensa alleanza amministratori-cittadini attraverso processi sistematici di
ascolto di tutte le realtà cittadine
b. Adottare una prassi di comunicazione rafforzata per la quale tutti i principali progetti del
comune sono presentati con chiarezza e congruo anticipo ai cittadini e sottoposti a
procedure di democrazia deliberativa
c. Realizzare una più equa redistribuzione di risorse e benessere tra centro e periferie
utilizzando le entrate del turismo

2. Amicizia/famiglie/natalità
La coesione della nostra comunità cittadina e la sua capacità di costruire un presente di “vita
buona” valorizzando il suo passato e guardando al futuro passa attraverso la ricostituzione
di un più forte spirito di “amicizia civica”. Questo richiede un dialogo intenso e continuo tra
comune e cittadini e una attenzione della città nei confronti di tutte quelle realtà che più
hanno bisogno di essere sostenute nell’affrontare le difficoltà della vita. In questa
prospettiva ci proponiamo di promuovere politiche attive di sostegno alle famiglie e ai loro
bisogni anche per aiutarle a costruire un futuro generativo aperto alla natalità. A questo fine
vogliamo sviluppare una politica della casa molto più attenta ai bisogni delle famiglie povere
ma anche a quelle della fascia media a rischio impoverimento e alle nuove famiglie.

Ci impegniamo quindi a:
a. Assicurare una presenza continua del Sindaco e degli assessori nelle strade e nelle piazze
del centro e delle periferie per incontrare la gente comune, le sue preoccupazioni e
domande.
b. Istituire un assessorato alle politiche familiari che monitori a tutto campo i bisogni delle
famiglie e coordini gli interventi necessari per darvi risposta
c. Adottare il principio della sussidiarietà come normale strumento per le attività pubbliche
dando quindi ampio spazio alle associazioni del terzo settore nell’affrontare i problemi
della coesione sociale. A questo scopo valorizzeremo una consulta delle associazioni del
terzo settore.
d. Promuovere un sistema garantito di Babysitteraggio pubblico/privato per aiutare le
famiglie con figli
e. Rafforzare il corpo degli assistenti sociali
f. Valorizzare l’esistente patrimonio comunale delle Case popolari ripristinando la agibilità
dei troppi alloggi oggi inutilizzabili.
g. Stabilire forme di premialità per le fondazioni private e del terzo settore che
meritoriamente operano in questo settore (come l’Istituto case per gli indigenti, la
Misericordia, la Madonnina del Grappa, ecc.) usando anche i fondi derivanti dal turismo.

3. Lavoro/sviluppo sostenibile e innovazione
Senza una crescita delle possibilità di lavoro soprattutto nei settori più innovativi sarà difficile
fermare la fuga delle giovani generazioni dalla città e il declino demografico. E’ necessario
quindi operare con una strategia a molte facce per creare condizioni economiche, di
infrastrutture tecnologiche, regolamentari e abitative favorevoli a chi voglia creare impresa
nella città. Firenze deve diventare un laboratorio avanzato di innovazione nei campi della
economia circolare e green, dell’intelligenza artificiale, della gestione e conservazione dei
beni culturali.

Ci impegniamo quindi a:
a. Sviluppare, anche in collaborazione con le associazioni imprenditoriali, una politica
attiva di attrazione di nuove imprese
b. Costruire una politica di Come back to Florence per riportare nella nostra città i
giovani talenti emigrati all’estero garantendo nuovi spazi di coworking dotati delle
infrastrutture tecnologiche più avanzate, offrendo anche in cooperazione con le
istituzioni finanziarie presenti in città piccoli fondi per sostenere gli stadi iniziali di
nuove start up e agevolazioni abitative.
c. Condurre una più attiva cooperazione all’interno di tutto lo spazio della città
metropolitana per trovare spazi e sviluppare servizi che consentano la crescita
dimensionale delle nuove imprese.
d. Stabilire un dialogo continuo con le realtà universitaria presenti nel territorio per
contribuire a creare condizioni favorevoli allo sviluppo di centri di ricerca.

4. Insicurezza degrado e vivibilità
Creare le condizioni per una “buona vita” prima di tutto per i cittadini fiorentini, ma
anche per tutti coloro che vengono in città a lavorare, per quelli che frequentano Firenze
per attività commerciali, culturali e di divertimento, per i turisti che la visitano deve
essere una preoccupazione primaria della amministrazione cittadina. Per ottenere
questo si devono contrastare con fermezza le situazioni di insicurezza che purtroppo oggi
si incontrano in molte aree della città; in stretta connessione con questo aspetto vanno
eliminate le troppe aree di degrado che sono presenti non solo nelle periferie di Firenze
ma anche in zone centrali. Il decoro di una città, che ha tutti i titoli per essere la città più
bella del mondo, deve ricevere una attenzione costante affinchè vengano eliminate le
brutture che spesso hanno offuscato la bellezza dei monumenti e negli interventi urbani
si tenga un livello elevato di qualità. Il centro cittadino sottoposto all’impatto del turismo
di massa subisce un degrado inaccettabile che non può più essere tollerato e che deve
essere contrastato con un piano attentamente studiato e coordinato di misure
correttive.
Infine un punto di grande importanza per la buona vita della città riguarda le politiche di
integrazione per le popolazioni di immigrazione in particolare quelle irregolari che
devono trovare un ambiente rispettoso dei loro fondamentali diritti umani e nello stesso
tempo capace di sottrarle alle tentazioni di comportamenti devianti.

Ci impegniamo quindi a:
a. Un approfondito censimento ed eliminazione/trasformazione degli edifici e delle
aree abbandonate
b. Un potenziamento delle biblioteche e dei luoghi di aggregazione di quartiere
c. Ridare vita sociale ai luoghi degradati
d. Promuovere una alleanza tra amministrazione cittadina e forze dell’ordine statali per
assicurare nelle strade e nei luoghi a rischio una presenza diffusa capace di prevenire
i comportamenti aggressivi e violenti
e. Definire immediati interventi per ripristinare il decoro del centro cittadino con la cura
della pavimentazione urbana, la riduzione degli eccessi di occupazione di suolo
pubblico (dehors), e la limitazione dell’addensamento di esercizi di ristorazione nei
luoghi di maggiore pregio urbanistico
f. Potenziare l’integrazione degli immigrati rafforzando i servizi di
istruzione/formazione professionale, nonché di assistenza burocratica e per i
problemi abitativi. In questo ambito valorizzeremo la collaborazione con le
organizzazioni del terzo settore e imprenditoriali.

5. Ambiente/inquinamento e salute
Le ridotte dimensioni fisiche della città a fronte di flussi molto consistenti di lavoratori
esterni e a quelli ancora più macroscopici del turismo di massa, l’invecchiamento del
parco automobilistico, e di molta parte degli apparati di riscaldamento domestico
contribuiscono a livelli di inquinamento atmosferico pericolosi e non più accettabili. Un
insieme concertato di politiche volte a mitigare questa situazione deve essere messo in
cantiere coinvolgendo il sostegno convinto della cittadinanza e degli operatori
economici. Ci rendiamo conto che questa transizione ambientale comporterà importanti
cambiamenti delle abitudini e anche non trascurabili sacrifici per molti. Per questo tutte
le misure da adottare dovranno essere illustrate con chiarezza ai cittadini e condivise
attraverso percorsi partecipativi che ne evidenzino vantaggi e costi. La città non dovrà
ripiegare su progetti del passato ma fare ricorso alle pratiche migliori e più innovative
prendendo anche esempio dalle soluzioni più avanzate di molte città europee. Il processo
verso una città con meno auto private, con impianti di riscaldamento più ecologici potrà
essere accettato e avere successo solo se accompagnato con misure di mitigazione delle
difficoltà e con adeguati incentivi fiscali al cambiamento. Firenze deve diventare un
laboratorio green di avanguardia.

Ci impegniamo quindi a:
a. Promuovere una progressiva pedonalizzazione del centro UNESCO della città
(salvaguardando le esigenze dei residenti) potenziando e integrando tutte le
forme di mobilità pubblica e tutti gli strumenti di car/bike sharing basati sulla
mobilità elettrica.
b. Sviluppare in collaborazione con i centri di ricerca cittadini una App integrata che
consenta in tempo reale l’individuazione e utilizzazione di tutti i mezzi pubblici e
in sharing.
c. Rendere gratuito l’accesso ai mezzi pubblici cittadini agli studenti
d. Potenziare i parcheggi scambiatori e quelli di quartiere per i residenti rivedendo
le tariffe per incentivare il ricorso ai mezzi pubblici
e. Continuare lo sviluppo del sistema tranviario ma utilizzando tutti i miglioramenti
tecnici disponibili per diminuirne l’impatto negativo.
f. Aumentare gli incentivi per la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento
g. Dedicare una più intensa cura alle aree verdi esistenti e alla creazione di nuove
aree verdi nelle periferie.

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