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Francesco: i politici cristiani siano esempio di speranza per i giovani contro pessimismo e cinismo

Il tema dell’incontro che si svolge a Frascati “Il mondo in guerra: crisi permanenti e conflitti – Cosa significa per noi?” offre a Papa Francesco l’occasione per proporre alcuni idee a cominciare dalla rinuncia “alla guerra come mezzo per risolvere i conflitti e stabilire la giustizia”. Non più quindi “ingerenza umanitaria” come ai tempi Giovanni Paolo II anche perché “l’enorme capacità distruttiva degli armamenti contemporanei ha di fatto reso obsoleti i tradizionali criteri di limite della guerra”. Serve “vedere l’abisso di male che sta nel cuore della guerra e per decidere con ogni possibile mezzo di scegliere la pace”.

Una pace che si fonda sulla “perseveranza e pazienza” con “una rinnovata fiducia nelle strutture della cooperazione internazionale” che hanno però sempre bisogno di riforme per “sostenere il diritto umanitario internazionale” con “basi giuridiche sempre più solide”.

Ma è ovvio che la conflittualità nel mondo contemporaneo ha radici nella frammentazione e disgregazione della società che nascono dal “per de, ispirare altri, specialmente i giovani, a lavorare per un domani migliore”.

Tra i presenti anche il rappresentante delle vittime della esplosione al porto di Beirut del 2020.

Angela Ambrogetti

Pubblicato su www.acistampa.it

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