Quante volte, in questi anni, non abbiamo potuto fare a meno di ricorrere, senza commento, a questo semplice titolo: “Grazie , Presidente”, per ricordare e proporre agli amici che seguono queste pagine, l’insegnamento, un autentico “magistero civile”, di Sergio Mattarella. Parole chiare, che si spiegano da sole e mantengono dritta la barra periclitante del Paese. E svolgendo talora la funzione di “supplente” perché altri sono volutamente distratti ed … incoerenti.
Anche questa volta, quando afferma: “L’ Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”.
Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico ed alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”.
Parole ancora più significative se si guarda al silenzio di Giorgia Meloni che pure, in ogni occasione, insiste sulla dignità che, a suo avviso, il Paese dovrebbe vedersi finalmente riconoscere da parte del mondo intero. In questa occasione, invece di rispondere al suo amico Musk come dovrebbe, si limita a parlare di “rispetto” per la difesa della Nazione da parte di Mattarella. Ci sarebbe mancato pure…