Oggi, sabato 25 febbraio, si apre a Roma il II° congresso di INSIEME mentre gran parte del mondo del popolarismo cattolico partecipa alla riflessione sulla necessità di rispondere alle attese crescenti di una proposta politica in grado di intervenire sui bisogni del Paese con più solidarietà e senso della comunità. Ne è prova la contemporanea organizzazione, sempre a Roma, di un incontro dei Popolari in rete e la cosa porterà ad uno scambio di interventi dei partecipanti ai due eventi.
La crisi del sistema politico è segnalata dal crescente astensionismo cui nessun partito sembra prestare l’attenzione e la cura necessarie. La risposta non può che venire da un processo di ricomposizione sociale e politico in cui un ruolo costruttivo deve vedere impegnato anche il variegato universo politico di movimenti, associazioni, liste civiche e personalità, che si riconoscono nella comune radice culturale del popolarismo.
Lo strumento può essere quello della partecipazione a un percorso comune da parte di tutti coloro che credono nell’impegno nella vita pubblica sulla base di una ispirazione cristiana, in grado di riassumere e valorizzare tutto il significato della lunga esperienza politica laica del popolarismo.
Conservando l’autonomia dei partecipanti, è possibile la formazione di un riferimento unitario e organico che rappresenti anzitutto uno spazio di impegno culturale, e quindi di elaborazione programmatica, con il chiaro obiettivo di favorire l’individuazione di scelte organizzative disponibili alle collaborazioni più ampie, inclusive ed efficaci sul piano politico.
Insieme ribadisce la necessità di un impegno per la salvaguardia della Costituzione, la partecipazione ad un processo di trasformazione del sistema politico italiano, che non può non trovare l’avvio con una riforma dei partiti, un impegno per la dignità del lavoro, la difesa delle conquiste di una Sanità universale e di una scuola aperta a tutti, una concreta attenzione al Mezzogiorno e alle aree più deboli costituiscono il primo quadro di riferimento di un’azione di rigenerazione in cui una originale ed autonoma presenza di chi, richiamandosi alla tradizione del popolarismo, ripropone la forza della cura per la Persona, la famiglia e le organizzazioni sociali intermedie.
Tra i temi principali su cui si articolerà il dibattito congressuale troveranno ampio spazio quelli del contrasto all’idea dell’introduzione del “presidenzialismo”, la proposta di un rinnovato impegno per la modifica della Legge elettorale d’impronta proporzionale, così come il “no” all’ “autonomia differenziata”. Insieme, mentre ribadirà la vocazione europea, affronterà in particolare i temi del lavoro, dei diritti sociali, della famiglia e della lotta contro le disuguaglianze che passa, tra le altre cose, anche attraverso la individuazione di una nuova politica del credito.