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Il Lavoro libera l’uomo (anche oggi) – di Gianluca Budano

Il Lavoro libera l’uomo (anche oggi) – di Gianluca Budano
Huffington Post ha pubblicato il seguente articolo a firma di Gianluca Budano
Il lavoro è un bene speciale. Come la sanità contribuisce al benessere fisico e psicologico. Come la sanità è straordinariamente popolare per il numero di persone che incrocia. Se c’è nella vita delle persone ed è lavoro “buono” evita i casi di presa in carico sanitaria e lega lo sviluppo e la realizzazione personale a quella di un’intera comunità. Se è libero, è il più grande strumento di democrazia che possa esistere perché rende autonoma la manifestazione del pensiero, del voto, dell’esercizio di ogni prerogativa individuale. Questa specialità spicca ulteriormente se riguarda i giovani, perchè traccia, disegna il futuro di un popolo per i successivi decenni.

Il tema della occupazione (e disoccupazione giovanile) ha un’urgenza, per le premesse fatte, che lo rende prioritario, oggettivamente.

Mentre gli indicatori del mercato del lavoro migliorano, la disoccupazione giovanile è pari, a sud, a tre volte quella del nord; quella media nel 2023 è pari al 13,4%, nella fascia 15-24 anni è del 22,7%, 10,3% in quella 25-34 anni (i dati sono estratti dal rapporto Eures 2024 per il Consiglio nazionale dei giovani e l’agenzia italiana per la gioventù). Un quadro di questo tipo genera disuguaglianze tra territori, oltre a ipotecare negativamente alcune realtà territoriali che tenderanno sempre di più a spopolarsi per fenomeni di emigrazione giovanile per motivi di lavoro, spesso senza ritorno.

Le piste di lavoro che spetta mettere in campo agli addetti sono diverse, costruendo servizi e politiche attive per il lavoro curvate sull’urgenza del tema e sullo sguardo globale sullo stesso.

Anzitutto il tema non può essere affrontato a pezzi e a compartimenti stagni: la questione lavoro è questione connessa allo spopolamento che già viene alimentato dalla denatalità. Non avere chiaro questo quadro svuota ogni iniziativa sul versante dell’efficacia. La strategia della Regione Puglia di “Mare a sinistra” che in modo integrato affronta il tema della migrazione di ritorno facendo dialogare gli assessorati allo sviluppo economico e al lavoro nella più generale e complessiva strategia di governo regionale è un ottimo punto di inizio per imboccare la strada giusta per il ritorno dei talenti pugliesi nella loro terra e per attrarre tutti coloro che la Puglia ( e tutti i territori a rischio doppio spopolamento per denatalità e assenza di occupazione) la vogliono vivere e popolare. (per la lettura integrale (CLICCA QUI).

Gianluca Budano

 

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