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Il manicheismo con il paraocchi – di Massimo Brundisini

A volte colpisce e meraviglia il fatto che persone dotate di intelligenza, capacità analitica e verve dialettica, siano refrattari a considerare gli eventi nella loro complessità: si arroccano su posizioni faziose, partigiane e tetragone ad ogni elaborazione critica che le possano confutare, facendo quindi gran sfoggio di un evidente complesso di superiorità. A esibire un manicheismo con i paraocchi sono in tanti. Qual è il nemico giurato contro cui tanti commentatori lanciano strali feroci? Nessun dubbio, è l’unico dittatore sanguinario attualmente sul Pianeta, erede dei Cesari, o Czar che dir si voglia.

I tanti detrattori non cascano nella narrazione del despota, che per decenni ha mostrato un atteggiamento falsamente amichevole verso l’occidente, arrivando a dormire in casa di un primo ministro italiano, che in quell’occasione fu salvo per miracolo, e che, per meglio nascondere le sue vere intenzioni, arrivò ad acquistare una villa in Sardegna ed anche uno yacht made in Italy. Era anche quasi entrato nella nato (il minuscolo è voluto), ma certamente con secondi fini.

E non cascano di certo anche nelle provocazioni dei falsi pacifisti, in realtà putiniani mascherati, dei quali si potrà chiedere, nel momento in cui finalmente la Russia sarà conquistata, che siano deportati in Siberia. Chiaramente per tanti di loro è evidentissimo come la propaganda sia solo di matrice russa, mentre noi la aborriamo. E come si fa a credere al dichiarato nazismo dei poveri ucraini, o meglio, degli attuali dirigenti? Ma forse la verità è che gli ucraini sono stati infatuati dai tanti pifferai occidentali, cosa che li ha portati a scelte nefaste e autodistruttive. Ricordiamo il proverbio: chi è causa del suo mal…..

Ma ci sono dei precedenti: si sono mai realmente chiesti i guerrafondai ad oltranza quali erano state le reali motivazioni che avevano spinto due precedenti anti-Cristo, di cui non faccio il nome, a decidere, malauguratamente per loro, di invadere la Russia? E ancora, si sono mai veramente chiesti per quale motivo, nel 1917, alla vigilia di una delle più sanguinose rivoluzioni della storia, la Madonna in persona si sia spesa in maniera inequivoca per comunicarci, con precisione divina, che la notte buia della Russia sarebbe durata settant’anni, ma che poi avrebbe dovuto essere riconsacrata al nome di Maria per la salvezza del Pianeta? E si sono mai chiesti se la fase drammatica che stiamo vivendo non sia altro che la conferma, una volta di più, del proverbio” non c’è due senza tre”? Se così fosse, ecco che ci troveremmo di fronte alla legittima difesa del sacro suolo della Russia Cristiana, minacciato questa volta, la terza, dall’arroganza becera, e direi diabolica, della nato, come ormai ampiamente acclarato (ricordando il colpo di stato sovvenzionato per sua ammissione da Victoria Nuland). E se la realtà fosse che il cristiano Putin, come testimoniano le tante visite in Vaticano, stia solo difendendo con forza i principi cristiani che altri hanno troppo spesso calpestato? L’unica differenza con i due precedenti nefasti tentativi risiede nel fatto che, avendo fatto esperienza, questa volta l’anti-Cristo si è presentato in coalizione allargata, composta per lo più da servi inutili: non aveva però previsto i necessari coperchi per le pentole, e cioè che anche la controparte si sarebbe organizzata.

E, in tutto questo, forse non avrebbe fatto meglio il Vecchio Continente a defilarsi? Il disastro economico che si è creato in Europa dopo che Biden, come aveva ossessivamente dichiarato in più occasioni, aveva fatto di tutto per far saltare i gasdotti che arrivavano in Europa, è sotto gli occhi di tutti: la Germania piange e l’Europa anche, ma gli USA si arricchiscono ancor più con il gas di scisto, ottenuto con il processo di fracking molto devastante per l’ambiente, che ci costa da tre ad anche cinque volte rispetto a prima: quando si dice capacità di visione (CLICCA QUI).

Le ultime notizie, molto buone a mio avviso, sono che Scholz dichiara che la Germania dimezzerà gli aiuti all’Ucraina l’anno prossimo. E sull’accusa di espansionismo mossa a Putin, dico solo che l’idea di voler allargare i confini russi sarebbe senz’altro degna del grande Tafazzi.

Massimo Brundisini

 

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