Nel nostro sistema politico, direi ballerino e davvero “etereo” se non in fase di liquefazione, si passa con la leggerezza dell’opportunismo contingente dal “mattarellum” al “porcellum” per finire al “rosatellum”. Come se per il peggio ce la mettessimo tutta ed i risultati sono lapalissiani! Tra assenteismo e schede bianche/nulle toccheremo, forse, un nuovo, ennesimo record nazionale, allegria …
L’aspetto più tragicomico è, peraltro, quello che si vorrebbe far passare la vigente legge elettorale come figlia di nessuno, a firma di tal Esposito o Diotallevi di turno, di un anonimato politico che, invece, non corrisponde affatto alla cruda realtà. Ed Enrico Letta dovrebbe esser molto più scaltro nel prenderne le distanze o addirittura criticarla, essendo stata scritta, elaborata ed approvata nel corso della segreteria Renzi. Vieppiù va soggiunto che il famelico Rosatellum passò in modo indolore – ai limiti del rispetto della partecipazione democratica – grazie alla Fiducia parlamentare chiesta e ottenuta dal Governo Gentiloni, quasi fosse la vera ancora di salvezza per la nazione italiana!
La vicenda pre-elettorale si complice se pensiamo che detta normativa imporrebbe alleanze tra paertiti omogenei o simili/assimilabili; la qual cosa non è stata ottenuta a causa dell’intransigenza Dem – piuttosto che “grillina-contiana” – per via di due ragioni: 1) è il partito che parte da una posizione di maggior forza rispetto ai 5S; 2)l’esperienza politica del segretario Letta è ben più salda e duratura (uno degli ultimi “puledri” della scuderia D. C.) di quella dell’ex premier Conte.
Tutto ciò premesso, se ne può dedurre uno scenario alquanto sconfortante e poco rassicurante rispetto agli imminenti, futuri paradigmi che ci vedranno proiettati, auspicabilmente, a risolvere una serie di emergenze: economica, energetica, post-Covid e catastrofale da cambiamento climatico. Sempre che dalle urla retoriche nei comizi e dai selfie, simpatici e “light” in piazza si sarà capaci di sedersi attorno ad un tavolo per riflettere con senso di responsabilità e disegnare le migliori opzioni possibili da condurre e perseguire, formando una squadra di governo all’altezza dei gravosi, necessitati compiti che di giorno in giorno sembra diventino più urgenti e complessi.
Michele Marino