Due attori in campo: PD e Fratelli d’Italia. Il resto mancia…

Le elezioni regionali, prima in Liguria, ora in Emilia Romagna ed in Umbria, segnalano – piaccia o meno ed a noi non piace – una polarizzazione ancora piu acuminata.

La maggioranza degli italiani sugli spalti non si lascia coinvolgere ed osserva annoiata la partita. La posta in gioco è, in prima istanza, il potere locale, ma, in controluce, la questione effettiva in palio oggi è di tutt’altro spessore. Concerne la Costituzione.

La Legge Fondamentale dello Stato non è più scontata per tutti e, nel frangente politico che stiamo attraversando, viene posta in discussione, assediata dalla stessa maggioranza che governa il Paese.

Si dirà che stiamo esagerando, che le cose non stanno così, che vogliamo buttare la palla in tribuna e siamo ossessionati dalla Costituzione. Ma non è vero ed è bene non distrarsi.

È necessario dircelo con franchezza e farlo sapere agli italiani – soprattutto a quelli sugli spalti – ora che sta per avviarsi, o quasi, il girone di ritorno della Legislatura. Ogni partita va da sé, ma il torneo, inteso nel suo insieme, è altra cosa e il tentativo di riscrivere alcuni tratti sostanziali del nostro ordinamento democratico appare del tutto evidente.

La questione non è di carattere tecnico-istituzionale, ma prettamente politico.
Non concerne un dibattito dottrinale e politologico, ma l’impianto di principi e di valori che presiedono alla nostra convivenza. E, dunque, molto piu’ di quanto appaia a prima vista, toccano il vissuto concreto degli italiani, l’ “ethos”, il tenore civile ed anche morale, cioè il costume e i comportamenti quotidiani del loro stare insieme, in un rapporto solidale, di fiducia e di reciproca appartenenza.

Ad ogni modo – è una considerazione su cui si dovrà tornare – anche questa tornata elettorale ha mostrato come il lessico della polarizzazione che, per sua natura, tende all’estremizzazione, sia l’unico che il nostro sistema politico conosce. Il che lo irrigidisce secondo una postura, la quale, di fatto, lo impoverisce nella misura in cui comprime quella più ampia ed articolata pluralità di suggestioni e di voci che arricchiscono il pluralismo di cui vive il nostro Paese.

About Author