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Il sacrosanto diritto di avere una madre e un padre – di Giovanni Palladino

La nostra è l’epoca dei diritti, specialmente di quelli cosiddetti civili. Sono tanti e diversi, un po’ di tutti i tipi. Ma pochi parlano di un sacrosanto diritto “umano”, che è anche un diritto naturale, quindi corretto e morale: il diritto di un figlio di avere una sua madre e un suo padre secondo le intenzioni di chi ci ha creato.

“Non è giusto che l’uomo resti solo”. Ed ecco che fu creata anche la donna, non da un po’ di fango, ma da un fianco del primo uomo. In inglese le parole donna (woman) e donne (women) hanno una “radice” derivante dalle parole uomo (man) e uomini (men). E poi Dio disse: “Crescete e moltiplicatevi”. Nessun accenno che alla moltiplicazione potessero partecipare persone dello stesso sesso, anche perché strutturalmente incapaci di farlo, come è nella naturale logica delle cose. L’unica eccezione fu Gesù Cristo, che come Figlio di Dio non poteva essere generato con una procedura umana.

Quindi un figlio può nascere solo dal seme di un uomo inserito nel grembo di una donna. Il creato ha poi il sacrosanto diritto di ricevere tutte le cure e l’amore dei suoi creatori. È pertanto sorprendente che in alcuni Stati sia stato riconosciuto il diritto di persone dello stesso sesso non solo di unirsi in matrimonio civile, ma anche di potere avere figli rivolgendosi a un donatore esterno, che poi il bambino non conoscerà mai. Vivrà o con due padri o con due madri.

Può essere considerato naturale e da proteggere un diritto che nasce da un egoistico capriccio umano, che viola un vero diritto umano, quello di avere un padre e una madre? Il diritto da proteggere è questo, che nasce dall’intelligenza di Dio. È vero, Dio ci ha donato il libero arbitrio per rispettare la nostra libertà. Non ci ha voluto obbligare a fare il bene e tanto meno, ovviamente, a fare il male. Ci ha solo detto: “Fate voi, scegliete voi, Io vi dico solo quali sono le conseguenze nello scegliere il bene e nello scegliere il male”.

Ma uno Stato non può essere libero di riconoscere un diritto falso che viola un diritto vero e sacrosanto solo per soddisfare un capriccio egoista di persone dello stesso sesso? Se poi persino qualche sacerdote è propenso ad ammettere una simile violazione del diritto di un bambino, si ricordi cosa disse Gesù a Maria Valtorta: “Non deve essere il Vangelo ad adeguarsi a voi, ma voi al Vangelo”.

Giovanni Palladino

Pubblicato sul numero 694 di Servire l’Italia

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