Intento di collaborazione tra INSIEME e TEMPI NUOVI
In considerazione del comune riferimento alla tradizione democratica e popolare di ispirazione cristiana;
in considerazione delle intenzioni espresse fin dal 25 febbraio 2023 di procedere alla costituzione di una “casa comune” del popolarismo italiano,
INSIEME e TEMPI NUOVI
decidono di dare vita ad un Intento di collaborazione per avviare tutte quelle iniziative necessarie ad allargare la loro iniziativa politica a quanti:
- intendono superare la logica del “bipolarismo” che riduce, quindi, la politica ad una sola logica di schieramento, basata su un “leaderismo” del tutto contrario all’evoluzione democratica che portò alla nascita e allo sviluppo dell’Italia democratica e antifascista;
- credono nell’attuazione piena della Costituzione e sono contrari a ogni sua modifica diretta a snaturare la natura parlamentare della Repubblica e la sua Unità nazionale. In particolare, si dicono contrari alle proposte presentate dall’attuale maggioranza sul Premierato e sull’Autonomia differenziata. A tal fine si impegneranno affinché, anche in cooperazione con rappresentanti di altre culture politiche, si vada verso una nuova legge elettorale proporzionale il cui primo obiettivo deve essere quello di ridare voce a tutte le forze vive della società, finora impossibilitate a trovare una propria autonoma rappresentanza. E a restituire agli elettori la piena sovranità nella scelta dei propri rappresentanti, per superare il distacco tra gli eletti e gli elettori e ridare credibilità alla politica;
- intendono creare una società più solidale e inclusiva, attenta ai problemi della trasformazione ambientale e di quella economica-produttiva richieste da un mondo in continua evoluzione in cui il nostro Paese ha finito per essere sempre più marginale;
- si pongono come operatori di pace e ribadiscono lo spirito e la sostanza della Costituzione che obbliga a non risolvere i conflitti affidandosi alla sola logica delle armi;
- credono che la Sanità e la Scuola debbano ritrovare quella identità universalistica che ha consentito di raggiungere ragguardevoli livelli di welfare e di offrire una valida formazione ai giovani anche grazie alla quale l’Italia è diventata una delle principali potenze industriali del mondo;
- vogliono ridare al Lavoro la propria dignità e sempre più farlo diventare un mezzo per superare le disuguaglianze, l’esclusione sociale e umana. In questa direzione deve andare tutto ciò che accresca la partecipazione dei lavoratori agli organi aziendali e agli utili dell’impresa. Tra gli strumenti necessari a delineare l’impegno per raggiungere un più forte “decoro” del lavoro sono individuati quelli del salario minimo, della costruzione di un mercato del lavoro qualificato; le politiche attive per colmare le attuali diffuse carenze professionali; l’intervento pubblico nel sistema produttivo, a partire dalla definizione di un piano delle priorità di interesse nazionale e il rafforzamento della collaborazione tra pubblico e privato; accordi tra Università-Centri di ricerca/Istituti di ricerca-Imprese;
- credono nei valori dell’Europa e intendono operare per una sua crescita più solidale e inclusiva. A questo riguardo: è necessario accelerare il percorso verso la creazione di una fiscalità organica, coerente e comune; puntare alla creazione di una difesa comune; dare vita a una revisione dei trattati che consentano di dare all’Europa una più forte e univoca voce sul piano internazionale, con il primario obiettivo di costituire un elemento di equilibrio e di pace anche all’esterno dei propri confini, così come garantito all’interno sin dalla propri confini, così come garantito all’interno sin dalla propria nascita
INSIEME E TEMPI NUOVI
sono consapevoli che la lunga stagione del bipolarismo ha accresciuto le disparità sociali e geografiche, tra cui spiccano quelle che riguardano il Mezzogiorno il quale, invece, deve essere considerato come un potenziale volano di trasformazione per l’intero Paese. Ecco perché si deve ribadire la necessità che il PNRR venga attuato nello spirito e nella sostanza concepite dall’Unione europea che lo ha erogato.
INSIEME e TEMPI NUOVI
Intendono operare per l’avvio di serie e continue politiche di sostegno alle famiglie, alle donne e ai giovani, con interventi utili a superare i ritardi degli ultimi tre decenni registrati in materia di occupazione.
La famiglia e le donne non si sostengono con le pur necessarie dichiarazioni di principio, bensì con un effettivo contrasto alla precarietà del lavoro, alla pratica dell’utilizzo di contratti discriminatori e talvolta umilianti; e superando, quindi, la profonda disparità retributiva che tuttora persiste a danno delle donne e dei giovani. Le famiglie hanno bisogno di una presenza più diffusa di asili sull’intero territorio nazionale, degli strumenti che aiutano madri e padri lavoratori a seguire la crescita dei figli, di una politica abitativa e fiscale che aiuti soprattutto le giovani coppie che sono tra quelle che, spesso, subiscono le più gravi conseguenze delle turbolenze finanziarie, della mancanza o l’aumento dei costi dell’accesso al credito,oltre che dell’assenza di un vero e proprio “piano casa” di cui italiane e italiani di reddito medio-basso hanno bisogno.
INSIEME E TEMPI NUOVI
Credono, allora, in una fiscalità progressiva e in un vigoroso impegno contro l’evasione, che fa mancare le risorse necessarie al processo di trasformazione e di sviluppo necessari al Paese, oltre che contribuire alla distorsione del mercato e favorire chi meno se lo merita, a danno di imprenditori validi e innovativi.
INSIEME E TEMPI NUOVI
credono che il valore della Persona vada posto al centro di ogni azione politica e con particolare attenzione ai problemi di natura etica, superando quelle visioni “ideologiche” che negli ultimi anni hanno finito per contaminare, e persino per svilire, il valore della stessa Vita.
Su questi temi non può continuare il muro contro muro da parte di culture e visioni politiche diverse. Nel rispetto dei temi che riguardano la Vita, la procreazione e le relazioni tra gli esseri umani, il dialogo tra le forze politiche deve tornare ad essere più rispettoso, e non potrà prescindere da alcuni punti fermi, in pieno rispetto dei diritti a tutela di tutti gli umani e del dettato costituzionale:
– considerare la vita di ogni essere umano fin dal suo concepimento;
– libertà di coscienza degli operatori sanitari per tutto ciò che riguarda la vita nascente e il fine vita;
– accompagnamento dell’uomo e della donna che, uniti in vincolo di comunione, vogliono vivere la gioia della genitorialità assicurando loro tutte le azioni mediche necessarie.
INSIEME E TEMPI NUOVI
ritengono che alla Persona si debba guardare anche per ciò che riguarda i fenomeni, e le relative complesse problematiche, dell’immigrazione. Nella consapevolezza che è necessario conciliare un’accoglienza rispettosa della dignità umana, e non “carceraria” degli immigrati irregolari, con la creazione di canali legali di immigrazione (in collaborazione con gli Stati di provenienza), anche per sopperire ai bisogni del mercato del lavoro italiano. In questo senso, sottolineano come siano da considerarsi fondamentali adeguati servizi di istruzione per una migliore integrazione degli immigrati nel tessuto sociale italiano, oltre che di formazione al lavoro. Un autentico processo di integrazione deve partire dal riconoscimento della cittadinanza per i figli di immigratiti nati in Italia e che abbiano frequentato le scuole nel nostro Paese.
Per quanto riguarda il cosiddetto “Piano Mattei”, diretto alla promozione dello sviluppo dei Paesi di provenienza degli immigrati, va ripreso lo slancio proprio delle politiche di cooperazione che misero l’Italia in una posizione preminente in alcune aree del mondo, in particolare in Africa e nell’America Latina, anche perché non di carattere “predatorio”.