Oramai, non è più un caso isolato. Facebook censura molti articoli che pubblichiamo sul mondo cattolico. È successo con una certa frequenza nelle ultime settimane.

Lo abbiamo sperimentato ieri stesso con l’intervento di Giancarlo Infante (CLICCA QUI), ma in precedenza ci siamo trovati di fronte ad una rimozione che riguardava la presentazione dei rischi sui social pubblicato su Percorsi di Secondo Welfare ed altri ancora che affrontavano tematiche afferenti l’impegno politico. E questo mentre vediamo immagini e leggiamo interventi di ogni tipo su quel social che, evidentemente, interpreta a modo suo la carta dei valori e delle regole che dice di voler fare rispettare.

Intanto contravviene a quella in base alla quale si impegna a rispondere alle richieste di revisione della decisione di bloccare eventuali post giudicati sgraditi. Ebbene, a noi non hanno mai risposto e non sono mai usciti dalle nebbie di una decisione che resta vaga e mai chiarita.

Sappiamo che altri gruppi d’espressione cattolica hanno sperimentato una situazione analoga e che anch’essi non trovano alcuna logica in tali decisione, se non quella di censurare voci che, evidentemente, agli algoritmi di Facebook non vanno bene.

Ieri abbiamo voluto fare un controprova e abbiamo pubblicato lo stesso articolo censurato con un altro titolo, ma sempre sull’impegno politico dei cattolici, su di un sito diverso. Ebbene, anche questo è stato rimosso una volta pubblicato su Facebook.

La risposta? Intanto, protestiamo direttamente con Facebook inviando questa nota, o altre espressioni di protesta ai loro indirizzi ufficiali. Poi è possibile contattare l’Autorità di Controllo sulle Comunicazioni, Agicom, il cui Contact center è raggiungibile, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14, al numero verde 800.185060, se si chiama da telefono fisso, o al numero 081.750750, se si chiama da cellulare e dall’estero. Gli utenti possono anche inviare una e-mail all’indirizzo info@agcom.it.

Visto, inoltre, che sono noti i rapporti della versione italiana del social americano con taluni politici, anche cattolici, speriamo che questi intervengano.

Infine, facciamo circolare sullo stesso Facebook questa nota e invitiamo amici, conoscenti e lettori a mettere “Mi Piace” e a condividere sui vostri profili, cliccando su “Condividi”.

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