Presentazione della petizione
Il Lavoro in Italia ha progressivamente perso dignità e ruolo, con il risultato di avere più disoccupazione e precariato, meno sicurezza e un aggravamento degli squilibri sociali e geografici. L’Italia è l’unica nazione tra quelle sviluppate che ha una popolazione attiva inferiore a quella delle persone inattive.
Purtroppo, la questione Lavoro non ha ancora guadagnato, come merita, la centralità nell’attenzione delle forze politiche e del Governo, mentre, dopo due anni di pandemia, le conseguenze sull’economia reale e le sfide poste dalla trasformazione tecnologica e dai forti mutamenti in corso a livello mondiale nel mercato del lavoro richiedono un intervento organico, e il più immediato possibile.
Con questa Petizione, INSIEME avanza proposte concrete da portare all’attenzione del Parlamento, del Governo, di tutte le forze sociali e dell’intero Paese per superare la logica dell’assistenzialismo seguita finora. Per dare al Lavoro il sostegno necessario a farlo ritornare, come recita la Costituzione, il fondamento della nostra civile convivenza e il perno della ripresa economica e della trasformazione che deve coinvolgere l’Italia a tutti i livelli, e per rafforzare l’impresa perché tutte le sue componenti partecipino al confronto imposto dalle dinamiche dei mercati e dell’innovazione.
Senza dignità del Lavoro e nel Lavoro uguale per tutti, senza assicurare un’autentica partecipazione a tutti i soggetti coinvolti nelle dinamiche che interessano l’impresa e le produzioni, non c’è quella democrazia “sostanziale” che assicura una prospettiva anche a quella formale.
La questione del Lavoro, così importante nella vita di milioni di famiglie, va oltre la semplice dimensione economica e diventa, invece, un fattore fondamentale che caratterizza la vita sociale e, persino, la cifra antropologica della nostra comune convivenza.
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