Premessa
L’apertura della campagna elettorale di Gianna Pentenero, candidata del centrosinistra a governatrice del Piemonte, si contraddistingue per essere stata realizzata a Carru, piccolo centro della Provincia di Cuneo che, per le modeste dimensioni, rappresenta il fenomeno della polverizzazione dei comuni, accentuato in Piemonte (88% contro il 69%nazionale) con la punta più alta, il 90%nella provincia di Cuneo.
E possibile eliminare questo storico ostacolo allo sviluppo sostenibile? L’elemento di confusione e scarsa chiarezza da eliminare è la convinzione che la subalternità culturale della” Provincia Granda”, obblighi a seguire la vecchia prassi di “deliberare senza conoscere”, a sua volta causata da un errore nel metodo (vecchio Patto di stabilita interno basato su meccanismi burocratico/amministrativi))e nel merito (nessuna valutazione dei risultati dell’attività amministrativa).
L’indifferenza al problema della polverizzazione dei comuni si è cosi consolidata, essendo detta prassi legata solo alla regolamentazione uniforme per tutti i livelli di governo locale ed esclusivamente ai profili giuridico formali. I risultati ottenuti sono o di scarsa incidenza (valorizzazione tartufo di Alba ) o perversi rispetto alla richiesta del Piano Strategico di Torino 2024 2026 di risolvere il problema in chiave di sostenibilità..
Ne è conseguita l’impossibilita di realizzare la saldatura tra il Piemonte metropolitano ed il Piemonte non metropolitano dalla quale dipende lo sviluppo sostenibile dell’intera regione. Tuttavia va sottolineato che questa anomala scelta, voluta soprattutto per la ricorrenza del 150 anniversario della nascita di Luigi Einaudi, appunto a Carru, obbliga a rifiutare la tradizionale prassi sin qui seguita “deliberare senza conoscere “, conseguenza di un’ipotesi di subalternità culturale della Provincia Granda che non esiste.
La modernità del pensiero di Luigi Einaudi (Conoscere per Deliberare) è, nei fatti : oltre sessanta anni dopo, il principio del pareggio, collegato al rispetto delle regole europee, è stato introdotto nella nostra Costituzione con la riforma del 2012. La tesi einaudiana della necessità di valutare gli effetti economici dell’attività dello Stato ha trovato, cosi, stabile sistemazione nel nostro ordinamento, imponendo la correzione nel metodo(sostituzione del patto di Stabilita Interno con l’equilibrio di Bilancio)e nel merito ( (conciliazione tra il profilo analitico e quello quantitativo per valutare i risultati dell’azione amministrativa ). L’integrazione del profilo giuridico con quello economico ha sostituito la discrezionalità nell’erogazione delle risorse finanziarie con il rispetto del criterio di oggettiva virtuosità finanziaria della misurabilità empirica dell’interdipendenza fiscale. tra città centrale e comuni del territorio metropolitano ed i comuni della stessa regione esterni al territorio metropolitano. Vengono cosi realizzate le interrelazioni funzionali ed economiche necessarie per superare in maniera oggettiva la discontinuità territoriale, determinata dalla polverizzazione La tecnicità del calcolo non stende un ombra di opacità ma, al contrario, consente ex ante di valutare gli effetti e correggerli nella maniera migliore ,evitando risultati inattesi ed ormai non più modificabili. Viene cosi garantita nell’esame dei risultati dell’attività dell’ente locale, la coniugazione del profilo analitico con quello quantitativo, richiesta dalla nuova Pubblica amministrazione “per risultati”.
Piemonte non più Pane dell’Europa “Mezzo Crudo”
Detta conciliazione consente di eliminare i nove “colli di bottiglia” che accentuano la polverizzazione con particolare riguardo alla riqualificazione del servizio sanitario piemontese in termini di sostenibilità, secondo la riforma varata dal Ministro della Salute Renato Balduzzi con il Patto della Salute 2013/2015 e tradotto nel comma 546 della legge n.208/2015.
Su questa realtà normativa, confortata dall’unanimità degli 8000 sindaci d’Italia nel respingere la vecchia Pubblica amministrazione “per procedure”, si basa la trasformazione del Piemonte non più “pane dell’Europa mezzo crudo”, ma regione europea perché realizza la sostenibilità ricorrendo ad obiettivi di natura quantitativa, verificabili sulla base di riscontri obiettivi. Con questo schema, il Piemonte può svolgere anche un ruolo nazionale guidando citta metropolitane ad assumere il ruolo di motore dello sviluppo e le sette regioni, prive di citta metropolitane, a rompere l’isolamento al quale sono state condannate dell’asimmetria a del PNRR.
In conclusione, il modello di Luigi Einaudi consente di risolvere il vecchio problema della polverizzazione dei comuni piemontesi grazie all’individuazione di un oggettivo criterio di virtuosità finanziaria, ottenuto conciliando il profilo analitico con quello quantitativo della Pubblica amministrazione “per risultati”. Infine, la saldatura del Piemonte metropolitano con quello non metropolitano, dalla quale dipende lo sviluppo sostenibile dell’intera regione. viene realizzata senza oneri per lo Stato essendo a carico dei fondi PNRR.
Antonio Troisi