Nel corso del 2023 sono morte in strada 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022. Questi i dati emersi con la “Strage invisibile”, il report annuale della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, fio.PSD, (CLICCA QUI).
Il rapporto parla di una “tragedia silenziosa” che attraversa tutto il territorio nazionale e che , dal 2020, appare in costante crescita. Il 2023 ha rappresentato, soprattutto nella stagione invernale, uno dei punti più alti di quella che è diventata una vera piaga sociale.
Per quanto riguarda il profilo delle persone decedute, i dati raccolti consentono di ricostruire un profilo socioanagrafico prevalente che indica che le morti in strada interessano soprattutto uomini (93%), persone
di nazionalità straniera (58%), con un’età media di 47,3 anni.
Rispetto alla nazionalità, emerge una significativa prevalenza di persone straniere provenienti da paesi
extraeuropei (44%), in particolare dal Marocco (8%) e dalla Tunisia (4%). I cittadini stranieri di nazionalità
europea, pari al 14%, provengono principalmente dalla Romania (8%). La quota di italiani deceduti pari
complessivamente al 31% aumenta leggermente rispetto allo scorso anno (28%).
Per quanto riguarda l’età del decesso, notiamo che muoiono cittadini di tutte le fasce età dai 16 anni agli
86 anni. Come dicevamo, l’età media dei decessi si attesta a 47,3 anni, maggiore per gli italiani e pari a 55,7,
minore per gli stranieri pari a 42,6. Un dato questo cruciale, se pensiamo che l’età media di morte della
popolazione italiana è di 81,9 anni, che rende tutta la drammaticità delle conseguenze della vita in strada.
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