L’Ansa ha rilanciato una nota dell’Osservatorio tunisino per la Difesa della Civiltà dello Stato che mette in guardia in contro le ripercussioni dell’accordo intercorso tra Tunisia e Unione Europea. La nota giudica sospetta la fretta con cui gli europei hanno concluso l’intesa che “preserverà gli interessi dell’Europa, in particolare per quanto riguarda la questione migratoria”.
L’Avvenire dando notizia dell’accordo parla di nodi che restano da sciogliere: “sebbene a Tunisi verranno consegnate 17 imbarcazioni riequipaggiate e otto nuove, nell’intesa non è infatti prevista una zona di salvataggio e assistenza (Sar) di competenza esclusiva del Paese, il che potrebbe non obbligare la Guardia costiera locale a interventi in caso di emergenza. Senza contare la questione del rispetto dei diritti umani dei migranti, di cui Ursula Von der Leyen ha ribadito la necessità, ma che sembra non preoccupare più di tanto Saied. Anzi, nella conferenza stampa congiunta di ieri il presidente Tunisino ha attaccato le ong, da cui «arrivano fake news con l’obiettivo di danneggiare la Tunisia e il suo popolo». L’Avvenire, cita poi alcune fonti Ue in relazione alle parti dell’intesa che prevedono il rimpatrio in Tunisia solo dei migranti irregolari tunisini e non di quelli di altre nazionalità arrivati nel territorio dell’Unione transitando dal Paese nordafricano. Questo perché, hanno sottolineano le stesse fonti, le autorità locali «hanno espresso chiaramente la volontà di non diventare un Paese che fa da centro di accoglienza per i migranti irregolari che vengono rimpatriati dall’Europa», anche se «le operazioni in materia di rimpatrio dei migranti saranno via via perfezionate dalla prossima settimana».
Molti altri organi di stampa sottolineano come la Tunisia ribadisca l’intenzione di non essere un paese di insediamento per i migranti irregolari e di pensare soprattutto al presidio esclusivo delle proprie frontiere, così come si legge nel Memorandum d’intesa firmato a Tunisi. Ricordate anche le dichiarazioni esplicitamente razziste del Presidente tunisino Saïed e le ripetute accuse da lui indirizzate nei confronti delle Ong che operano nel Mediterraneo.