La voce e il contributo effettivo dei cattolici hanno variamente accompagnato la vita politica dello Stato italiano fin dai suoi inizi. Possiamo ricordare in particolare i primi passi di risveglio sociale e civile mossi in un clima ancora di scontro con l’élite politica liberale del Paese, la breve ma significativa esperienza del Partito popolare italiano di don
Luigi Sturzo, l’attiva partecipazione ai lavori dell’Assemblea costituente e, più di recente, il contributo alla vita politica repubblicana, tanto nelle sue istituzioni rappresentative quanto nella società civile, attraverso la capillare
azione formativa svolta dall’associazionismo e dai movimenti cattolici.

In questo percorso, fin dalla loro prima edizione nel 1907 le Settimane sociali dei cattolici italiani hanno svolto un ruolo fondamentale e si presentano oggi come un processo che tende a coinvolgere in misura crescente settori sempre più ampi della Chiesa italiana (cfr Preziosi 2010). L’obiettivo è comprendere e testimoniare insieme, in modalità sempre nuove, la dimensione sociale del Vangelo.

La 50ª edizione di questo appuntamento si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. Si tratta di un anniversario significativo, che segna alcune importanti novità riguardanti sia le modalità di svolgimento della Settimana sia il cammino, già avviato, del mondo cattolico italiano verso questo appuntamento.

A partire da questa edizione, l’incontro si chiamerà Settimana sociale dei cattolici in Italia, a sottolineare la presenza sul nostro territorio di tante persone che, venendo da Paesi diversi, danno nuovi volti alla
partecipazione e condividono la ricerca del bene comune nel nostro Paese.

Il tema di questa 50ª Settimana sociale è «Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro» e, come si legge nel Documento preparatorio (DP, disponibile in <www.settimanesociali.it>), l’intenzione è invitare i cittadini e le cittadine a una riflessione sul valore, i fondamenti e le molte articolazioni della democrazia, cercando insieme i modi migliori per rinnovarla e aprirla alla partecipazione di tutti. Ma perché, tra i tanti temi urgenti e importanti (dalla pace, all’ambiente, al lavoro, alle diseguaglianze), si è scelto di dedicare attenzione proprio alla democrazia e alla
partecipazione?

Nelle pagine che seguono metteremo in rilievo alcuni dati di contesto globali e nazionali utili per cogliere l’importanza della democrazia e della partecipazione, ben consapevoli che oggi sono sempre più messe alla prova.

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