In guerra si muore e si uccide. Nelle guerre lo “scopo del gioco” è sconfiggere il nemico e per farlo si devono distruggere o neutralizzare le sue possibilità di combattimento così da indurlo alla resa. Nelle guerre moderne si colpiscono quotidianamente centinaia di bersagli: che siano manufatti, umani o entrambe le cose (veicoli, edifici occupati ecc.).
Fin qui nulla di imprevedibile o imprevisto: Se vogliamo, per usare una minimizzazione espressiva cara al mondo anglosassone, possiamo considerare la cosa abbastanza spiacevole ma così va il mondo.
Quando però le bombe sono dirette intenzionalmente su ospedali, scuole, strutture religiose, mercati e ambulanze qualcosa di strano c’è. O meglio non c’è nulla di strano: per una serie di motivi che non elenco sono anche questi bersagli “paganti” e tendono a venir colpiti ma, anzi, MA quando una parte compie questi atti, infrange il diritto bellico affermatosi dopo le mattanze del 900’.
Non stupisce dunque che il signor Vladimir Vladimirovic Putin sia accusato di essere il mandante di parecchi crimini di guerra e pertanto passibile di arresto e processo al tribunale de l’Aja al pari di tanti illustri predecessori: da Himmler a Goebels, da Milosevic a Pinochet. Non continuo la lista perché è lunga e deprimente ma ci siamo capiti.
Tutti i giorni a reti unificate ci vengono ricordati i crimini di guerra russi: bombe sugli abitati, sparizioni (presunte) di civili, torture (probabili ma ancora non ufficialmente provate) nonché attacchi terroristici sistematici al fine di fiaccare lo spirito del popolo ucraino.
Un esempio concreto è la campagna condotta dalla Russia contro la rete elettrica dell’Ucraina lo scorso inverno che aveva il precipuo obiettivo di colpire i civili, diffondendovi il panico e lo scoramento tramite l’assideramento e l’interruzione dell’accesso all’acqua a intere città. Per questo, giustamente, il mondo occidentale ha ritenuto Putin responsabile delle azioni dell’esercito russo e ha premuto affinché venisse accusato di crimini di guerra.
Recentemente lo Zar ha provato a sparigliare le carte minacciando di colpire i cargo che portano il grano ucraino all’Africa ma, di fronte alla levata di scudi planetaria verso questo atto teso ad affamare vittime innocenti, ha desistito (per ora) dai suoi propositi di scatenare una carestia nel continente africano.
Orbene, mentre tutto ciò avveniva e continua ad avvenire in Israele dei terroristi, lo ripeto a chiare lettere TERRORISTI, di Hamas attaccavano indiscriminatamente civili e militari rapendo, violentando e massacrando senza vergogna. Chiaro caso di crimini. Se siano crimini di guerra o contro l’umanità lascio siano i giuristi a deciderlo poiché Hamas è un’organizzazione parastatale non riconosciuta e quindi, teoricamente, non avrebbe accesso al diritto di guerra…
In risposta l’occidente ha fatto quadrato intorno a Israele che ha risposto alla vile e brutale aggressione con bombardamenti mirati contro… Ottimo! La civiltà e lo stato di diritto trionfano anche nell’ora più buia! No. Bombardamenti mirati contro: Postazioni militari, Posti di comando, Palazzi legati all’organizzazione terroristica e fin qui tutto bene peccato che l’elenco non finisca e continui come segue: Scuole, Ospedali, Mercato, Abitazioni, Ambulanze e, dulcis in fundo… Convogli Umanitari.
Capiamoci: l’errore di mira può capitare, che muoiano civili perché usati come scudi umani o perché troppo vicini alla zona di combattimento anche. Doloroso ma, temo, inevitabile. Purtroppo però ci sono bersagli illegittimi che sono stati inequivocabilmente attaccati di proposito. Di più il ministro israeliano Yoav Gallant, stando a quanto letto su varie testate, ha definito (a seconda dell’interpretazione delle traduzioni) “bestie umanoidi” o solo i membri di Hamas o tutta la popolazione nella striscia. Non ha il beneficio del dubbio invece la decisione deliberata di togliere a Gaza le forniture di: Cibo, Acqua, Corrente elettrica e medicinali in stile assedio medievale o, se preferite, in stile Nazisti a Leningrado o, ancor più recente, campagna missilistica putiniana. Se non bastasse il governo di Israeliano ha fatto bombardare il valico di Rafah (l’unica via di comunicazione tra Gaza e l’Egitto) de facto impedendo la fuga ai palestinesi e impedendo l’arrivo dei convogli umanitari. Nel dubbio Israele avrebbe minacciato l’Egitto di non organizzare convogli umanitari per la Striscia poiché sarebbero stati considerati legittimi bersagli. Ulteriori violazioni riguarderebbero, se le immagini fossero confermate, anche l’uso di fosforo bianco (vietato dalle convenzioni se impiegato come agente ustionante) in aree densamente abitate.
Purtroppo dinnanzi a questi fatti non si può tacere. Io credo che le nazioni occidentali debbano farsi carico di richiamare Israele a ben altra condotta condannando tutte le violazioni senza distinguo per la parte di provenienza.
Se, come credo, opereremo diversamente in primo luogo inficeremo il concetto stesso di diritto, soprattutto nel popolo, e sarà sempre più difficile spiegare la motivazione del sostegno all’Ucraina o la necessità di spendere (si spera solo soldi) in appoggio a questo o quell’aggredito. Secondariamente perderemo, alla luce del nostro stesso comportamento, di credibilità presso tutte le autocrazie del pianeta che potranno, a ragione, rinfacciarci che il nostro “diritto” altro non è che “legge del più forte” e, pertanto, si sentiranno autorizzate a ritenere regole e trattati validi fino a mutamento dei rapporti di forza. Non sto a spiegare il perché questa sia una china pericolosa che ha come unica e logica conseguenza una corsa al riarmo generale perché, parafrasando una filastrocca per bambini “Scoprite le carte da qui a Corinto! Chi in mano ha i cannoni, ha vinto.”