Intanto che Berlusconi e Salvini se la cantano tra loro, Giorgia Meloni occupa di entrambi anche la piazza di Milano e, da europeista convinta qual è, a Bruxelles gliele manda a dire senza peli sulla lingua. “La pacchia è finita…”, pare abbia annunciato.

Ma di quale pacchia si tratta? A quanto pare, secondo la “statista della Garbatella” – ne avrebbe fruito l’UE, godendo dell’incapacità dei nostri governi a difendere gli interessi dell’Italia. Diversamente da quanto farebbero gli altri Paesi europei. Il che, pur senza generalizzare, non è del tutto lontano dal vero.

Ad ogni modo, è curioso interpretare l’Europa, anziché come l’ambito in cui costruire la nuova “sovranità”, l’unica che abbia storicamente senso, quale luogo in cui le nazioni, di fatto, dovrebbero competere, assumendo l’UE, tutt’al più, come una sorta di protesi dei loro interessi particolari. In ogni caso, adesso su Bruxelles marcia la Meloni… Con i pugni sui fianchi pensa di far capire che con lei non si scherza…

Se l’inettitudine dei governi degli ultimi anni ci ha fruttato il pacco di miliardi del Pnrr, ora possiamo addirittura attenderci di meglio? In effetti, la Meloni comincia a zigzagare, come quei ciclisti al Giro che, quando la strada si inerpica e il “traguardo della montagna” è  in vista, non ce la fanno più: a quel punto, è la bicicletta a guidarli, sbandando vistosamente da una parte all’altra.

La Meloni avrebbe bisogno che la campagna elettorale finisse subito… Di questo passo, le prossime due settimane potrebbero riservarle qualche sorpresa.

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