Israele è accusato di violare la libertà di stampa da 60 organizzazioni che hanno chiesto un intervento dell’Unione europea a seguito di quelle che sono definite “violazioni senza precedenti” a danno dei giornalisti ed altri operatori sui media. Ancora una volta, denunciate le uccisioni di giornalisti a Gaza, nella Cisgiordania occupata e in Israele.

La lettera, che sollecita la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele, e l’imposizione di sanzioni mirate per i funzionari israeliani responsabili, è stata firmata da organizzazioni tra cui l’International Press Institute (IPI), Human Rights Watch (HRW) e Free Press Unlimited (FPU).

Rivolgendosi  all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, e al Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, l’appello denuncia” abusi diffusi e sistematici commessi dalle autorità israeliane a Gaza, in Cisgiordania, in Israele e altrove”, come documentato o riconosciuto da ONG israeliane, palestinesi e internazionali, oltre che da esperti delle Nazioni Unite, dalla Corte internazionale di giustizia che ha avanzato la richiesta di mandati di arresto

Le organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di stampa hanno sottolineato, in particolare, otto azioni intraprese da Israele che richiedono una risposta urgente da parte dell’UE, tra cui l’uccisione mirata di giornalisti, il divieto di accesso dei media indipendenti a Gaza e la detenzione arbitraria di giornalisti come mai accaduto in precedenza.

In totale, Israele è accusato dell’uccisione di oltre 120 giornalisti e operatori dei media palestinesi a Gaza e dell”arresto e la detenzione arbitraria di almeno 49 giornalisti.

 

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