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L’uomo che cadde sulla terra – di Massimo Brundisini

“L’uomo che cadde sulla Terra” è il titolo di un film del 1975, interpretato da David Bowie, tratto da un romanzo di fantascienza del 1963 di Walter Tevis. Nel film, un alieno giunge sulla Terra, provenendo da un pianeta devastato da una serie di guerre atomiche e diventato arido, alla ricerca di un nuovo pianeta dove insediare la sua specie. Diventa ricchissimo brevettando le sue conoscenze avanzate, e questo per poter costruire un’astronave e poter tornare sul suo pianeta da sua moglie. Sempre di David Bowie ricordo la famosa canzone “Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” (Ziggy Polvere di Stelle e i Ragni da Marte), che racconta di una rockstar venuta a contatto con gli extraterrestri e che attraverso il rock and roll assume il ruolo messianico di salvare il pianeta dalla distruzione.

Questa premessa per spiegare il motivo per cui mi ritrovo a scrivere, per la quinta volta in un anno, qualcosa su Elon Musk, il quale sembrerebbe davvero un alieno “caduto” sulla Terra: forse nessuno più di lui può farci capire verso quale futuro siamo destinati. Nel mio ultimo articolo, per chi fosse interessato, ci sono i link per i tre precedenti (CLICCA QUI).

Sicuramente stiamo parlando di un personaggio controverso, ma nessuno può negare la sua eccezionalità e la sua statura di visionario, quasi profetico. Si staglia talmente al di sopra di gran parte dell’Umanità che viene naturale chiedersi se in realtà non ci troviamo di fronte ad un extraterrestre, e le sue stesse affermazioni contribuiscono ad avvalorare tale tesi fantascientifica. DI seguito ne riporto alcune, e tutte lasciano a bocca aperta: “Siamo là fuori tra le stelle e siamo una specie multipla su molti pianeti e molti sistemi stellari. Se fossimo su qualche Netflix aliena gli ascolti sarebbero alti”. Una specie di Truman Show, mi verrebbe da dire. “Serve una nuova filosofia del futuro. Io credo che dovrebbe essere la curiosità per l’Universo: espandere l’Umanità per farla diventare una specie multiplanetaria, quindi interstellare, per vedere cosa c’è là fuori”. “Ovviamente furono gli alieni a costruire le piramidi”. In aggiunta ha suggerito l’ipotesi che il Faraone Ramses II fosse un extraterrestre, ed in un’altra intervista ha anche accennato al fatto di voler ritornare “sul suo pianeta !!!.

Ricordando la sua determinazione, quasi un’ossessione, per raggiungere Marte, ecco le sue parole: “Il mio piano è usare il denaro per portare l’umanità su Marte e preservare la luce della coscienza”. Detto da uno che da solo ha surclassato di gran lunga la NASA, lo possiamo considerare un obbiettivo credibile. Ad un intervistatore che gli chiedeva il motivo di tanta determinazione, ha risposto che Marte poteva rappresentare una possibile chance di salvezza nell’evenienza di un malaugurato e, speriamo, solo ipotetico E.L.E (Extintion level event, facilmente traducibile). Mostrando una foto di Marte a suo figlio, aveva esclamato:” Vedi, quella sarà la tua nuova casa…”. E la cosa è non poco inquietante. Dice che gli viene chiesto molto spesso “dove sono gli alieni?” E allora spiega, un po’ sibillinamente, che In questa parte della galassia siamo gli unici ad avere coscienza, che quindi è proprio una piccola candelina, per cui dobbiamo fare il possibile affinché questa candelina non si spenga. Per preservare quella coscienza, se dovesse capitare qualcosa al Pianeta, dovuta all’uomo o ad eventi naturali, dovremmo essere pronti a diventare una specie multistellare, e quindi il suo obbiettivo è quello di approntare una flotta di mille astronavi per colonizzare Marte. Nel suo intervento assieme a Trump nella cittadina dell’attentato, dove ha saltellato allegramente, indossava un maglietta con su scritto: ”Occupiamo Marte!!”. Che si tratti davvero di un “salvatore”?

Senza dimenticare che la sonda Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha come obiettivo il pericoloso asteroide Dimorphos che raggiungerà nel dicembre 2026, è stata lanciata lunedi 7 ottobre da un vettore Falcon 9 di Space X di Musk. La missione fa parte di un piano ambizioso volto a trasformare l’impatto degli asteroidi terrestri in un tipo di disastri naturale completamente evitabili.

Ma, tornando sulla Terra, cercherò di analizzare la sua visione politica: in poche parole studiare i motivi del suo appoggio a Trump e della sua intesa con la Meloni. Mi è sembrato di intravedere una possibile motivazione proprio nella frase prima riportata: “Il mio piano è usare il denaro per portare l’umanità su Marte e preservare la luce della coscienza”. Ecco una mia possibile e molto personale lettura del suo appoggio molto determinato e concreto (parecchi milioni di dollari) alla campagna di Trump, ma anche della sua partecipazione ad Atreyu e del suo ideale appoggio alle politiche della Meloni. In pratica, mi sembra di capire, lui intravede il pericolo che i traguardi raggiunti dalla civiltà planetaria (e in particolare occidentale), al di là dei suoi tanti errori, possano venire cancellati, ad esempio, da una immigrazione di massa incontrollata, contribuendo così a determinare la perdita della “luce della coscienza” raggiunta finora dall’Umanità.

È solo una mia lettura, ma se accompagniamo questo suo timore all’altra sua grande paura, ovverossia che l’inverno demografico possa farci perdere tutte le nostre conoscenze, capacità ed acquisizioni (skills): la cosa sarebbe una gravissima perdita per tutta l’Umanità, ed ecco allora che il quadro diventa più chiaro. Si tratterebbe nel caso sicuramente di una visione di grande lungimiranza e lontana dalle nostre meschine beghe, come ad esempio le guerre di religione, che qualcuno aveva definito le “malattie esantematiche dell’Umanità”. Sembra la visione di chi guarda alle vicende umane da un punto di vista esterno al nostro Pianeta, che in questo momento è impegnato purtroppo in pericolose pratiche autodistruttive di ogni genere: una visione cosmica. Ed ecco allora l’eventuale rifugio, nel caso che qui le cose dovessero mettersi molto male: Marte.  Sulla situazione in atto, Elon Musk ha affermato, domenica 29 settembre, che eleggere l’ex presidente Donald Trump a novembre è “l’unico modo” per salvare il Paese dalla tirannia dei democratici e dei migranti illegali.

Il miliardario ha affermato che il Partito Democratico avrebbe naturalizzato un numero sufficiente di non cittadini come elettori durante la presidenza di Kamala Harris per trasformare gli Stati Uniti in uno “stato monopartitico”. Di seguito, per la cronaca, il suo pensiero: “La democrazia è finita se Trump non viene eletto per un secondo mandato”, ha affermato. E poi ha scritto: “Pochissimi americani si rendono conto che, se Trump non verrà eletto, queste saranno le ultime elezioni. Lungi dall’essere una minaccia per la democrazia, è l’unico modo per salvarla! Lasciatemi spiegare: se anche 1 clandestino su 20 diventasse cittadino ogni anno, cosa che i Democratici stanno accelerando il più velocemente umanamente possibile, si tratterebbero di circa 2 milioni di nuovi elettori legali in quattro anni (su 40.000.000).

Il margine di voto negli Stati indecisi (swing states) è spesso inferiore a 20mila voti. Ciò significa che se il Partito “Democratico” avrà successo, non ci saranno più stati in bilico!!  Inoltre, l’amministrazione Biden/Harris ha trasportato i “richiedenti asilo”, che ottengono rapidamente la cittadinanza, direttamente in stati indecisi come Pennsylvania, Ohio, Wisconsin e Arizona. È un modo infallibile per vincere ogni elezione. L’America allora diventa uno stato monopartitico e la democrazia è finita. Le uniche “elezioni” saranno le primarie del Partito Democratico. Questo già accadde in California molti anni fa, in seguito all’amnistia del 1986. L’unica cosa che trattiene la California dal socialismo estremo e dalle politiche governative soffocanti è che le persone possono lasciare la California e rimanere comunque in America. Una volta che l’intero paese sarà controllato da un partito, non ci sarà più scampo. Ovunque in America sarà come l’incubo del centro di San Francisco” (CLICCA QUI).

Ma per cercare di capire la natura dello scontro titanico, ai massimi livelli, segnalo una foto emblematica in occasione della premiazione della Meloni al Global Citizen Awards promosso dall’Atlantic Council: in prima fila, con gli altri premiati, la Meloni, dietro di lei Musk che si ritrova accanto, ritengo non casualmente, il CEO della Pfizer Bourla (il tristemente famoso veterinario di Salonicco), e l’avversario politico giurato di Musk, Karl Schwab, il presidente del World Economic Forum (WEF). L’immagine si può visionare all’interno di questo video, tra l’altro molto istruttivo, al minuto 28 (CLICCA QUI). Per chi volesse saperne di più, segnalo sia un articolo che un video, quest’ultimo molto particolare e scoppiettante (CLICCA QUI e QUI).

Un avvertimento neanche tanto velato? In vista delle, sembra imminenti, campagne pandemiche di diffusione di vari virus (aviaria etc etc), per i quali magari sono già pronti i vaccini, decisioni come la Commissione covid voluta dalla Meloni, o l’eliminazione della censura sull’argomento ora garantita su X, non sono certo visti di buon occhio dai due soggetti che pretendono di controllare le nostre vite. Dice Musk: ”Il WEF sta diventando sempre più un governo mondiale non eletto che il popolo non ha mai richiesto e che non vuole”. In un sondaggio da lui voluto, la domanda era: ”Il WEF dovrebbe governare il mondo?”. Sono arrivate circa 2.500.000 di risposte, e per l’86% il responso era stato NO.

La cupola di potere rappresentata nell’Atlantic Council, sul suo sito, considera la Meloni il politico più influente d’Europa. E, forse non casualmente. subito dopo essere stata premiata, ha ricevuto la visita di Larry Fink, presidente e direttore esecutivo di Black Rock, il più grande fondo d’investimento del mondo, le cui partecipazioni nelle maggiori entità finanziarie e industriali del pianeta sfiorano i diecimila miliardi di dollari, cinque volte il PIL italiano e più di quello tedesco e giapponese messi insieme (CLICCA QUI).  Investimenti in vista? Qualche contropartita? Un analista ha comunque saggiamente commentato che se Bkack Rock investe in Europa, di sicuro non siamo in vista di guerre nucleari.

Le visioni di Musk da una parte, e Fink e Schwab (e Gates e Soros) dall’altra, sono contrapposte: è da considerare il fatto che dietro questi ultimi c’è un secondo e forse anche terzo livello di controllo, il primo ben conosciuto, le cui mire, a mio avviso, non sono realmente favorevoli al progresso dell’Umanità, bensì al suo sfruttamento in ogni modalità immaginabile. Questa pratica è alla base, per molti, di quasi tutti i problemi del nostro bellissimo e martoriato Pianeta, le guerre in primis. Il fatto che Musk sia visto come un nemico da loro dovrebbe farci capire qualcosa. Le posizioni di Trump, Musk e Kennedy potrebbero forse contribuire ad attenuare le pratiche spesso antiumane messe in atto dai veri padroni del Pianeta, ma forse è solo una mia pia illusione. Mi fanno un po’ paura infatti le posizioni di Trump nello scontro tra Israele e Iran, la sua uscita dall’accordo di Parigi sul clima, et cetera.

In un vecchio libro di fantascienza era scritto:” Cosa vogliono le razze extraterrestri qui sulla Terra? Controllare questo mondo e i popoli del mondo. Lo fanno per raggiungere i propri obiettivi di ricchezza e acquisizione di risorse e per servire potenze più grandi che vogliono influenza e acquisizioni sulla terra. Vogliono un’Umanità compiacente, non un’Umanità ribelle, perché non potrebbero farcela a gestirla. Vogliono un’Umanità compiacente che lavori per loro e li serva. Firmato:” Gli alleati dell’Umanità”. Che non sia solo fantascienza? Ricordo in proposito le dichiarazioni degli scienziati di Harvard (CLICCA QUI).

Massimo Brundisini

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