The New York Times ha pubblicato un articolo sulle distruzioni gratuite delle strutture civili di Gaza da parte dei militari israeliani. Il giornale ha studiato centinaia di video diffusi dai militari dello Stato ebraico e condivisi sui social grazie ai quali si vede l’attività delle unità militari di ingegneria militare israeliane con l’uso di bulldozer, escavatori ed esplosivi per distruggere quelle che sembrano essere case, scuole e altri edifici civili.

Sono stati pubblicati anche video che mostrano torture ed esecuzioni. Altri – scrive il quotidiano di New York-“mostrano soldati che vandalizzano negozi locali e aule scolastiche, fanno commenti dispregiativi sui palestinesi, demoliscono quelle che sembrano aree civili e chiedono la costruzione di insediamenti israeliani a Gaza, un’idea provocatoria promossa da alcuni politici israeliani di estrema destra”.

In relazione a questa presenza sui social dei militari impegnati in battaglia, novità già emersa nel corso del conflitto in corso in Ucraina, l’esercito israeliano ha condannato i video girati dai soldati presenti in questa storia sostenendo che “il comportamento delle forze armate che emerge dal filmato è deplorevole e non rispetta gli ordini dell’esercito”.

The New York Times ricorda come gli esperti di diritti umani hanno espresso preoccupazione circa la portata di questo tipo di distruzione nelle aree sotto il controllo militare israeliano, sottolineando che gli standard internazionali di guerra richiedono una chiara necessità militare per distruggere proprietà civili.

 

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