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Nonostante la crisi economica, crescono comunque le rimesse mondiali degli emigranti

Gli italiani di una certa età ricordano bene come sono state importanti le cosiddette rimesse dei nostri emigranti. Un fenomeno che sempre più sta interessando altri paesi, come confermano i dati resi disponibili dalla Banca mondiale. Ovviamente, si parla dei paesi a basso e medio reddito le cui entrate sono cresciute a livello globale di circa il 5% raggiungendo i 626 miliardi di dollari. Non sono gli stessi livelli del 2021 nel corso del quale la crescita segnò il 10,2%, ma giunge la conferma dell’importanza di un fenomeno sempre più importate per molte aree del mondo dove le rimesse costituiscono davvero una fonte vitale di reddito familiare.

Secondo le rilevazioni internazionali, ad esse sono collegati il miglioramento dei livelli nutrizionali, l’incremento delle iscrizioni scolastiche, l’utilizzazione di alloggi meno fatiscenti.

Anche le rimesse dei migranti hanno risentito dell’andamento dell’economia a seguito delle conseguenze provocate dalla pandemia Covid-19 e l’aumento dei prezzi delle materie prime verificatisi per la guerra in Ucraina che hanno limitato anche le possibilità di quanti lavorano nei paesi più ricchi.

Si stima che l’Africa sia stata la più colpita dall’andamento economico visto che l’aumento delle rimesse del 5,2% del 2022 non è paragonabile alla crescita del 16,4% dell’anno precedente. Intanto, però, un paese come l’India ha ricevuto più di 100 miliardi di dollari in rimesse.

 

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