Secondo il Servizio climatico, Copernicus Climate Change, dell’Unione europea annuncia che, per la prima volta, il riscaldamento globale ha superato un aumento di più di 1,5°C nel corso di un intero anno. Per essere più esatti il livello registrato è stato di 1,52.

Culmina così un processo di aumento delle temperature globali cresciute sempre a partire dagli anni ’40, quando il livello era indicato a più 0,2°C rispetto al periodo pre industriale.

I nuovi strumenti di rilevazione disponibile dicono che anche la superficie marina del mondo ha raggiunto la temperatura media più alta mai registrata.

E’ oramai da tempo consolidato il convincimento che gli aumenti sono determinati  dalle attività umane. In particolare per l’uso sempre più crescente dei combustibili fossili responsabili della immissione nella nostra atmosfera di sostanze come l’anidride carbonica che creano un diffuso effetto serra.  Negli ultimi mesi, il processo è stato consolidato dalla ripresa dell’attività di  El Niño, un fenomeno marino che interessa la zona del pacifico a ridosso delle lunghe coste sudamericane che è ancora largamente sconosciuto, anche se invece è sempre più certa la sua correlazione con gli aumenti della temperatura.

 

 

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