Il populismo di destra domina sui giornali e nello sbraitare nei parlamenti, ma al dunque non sfonda. E’ accaduto in Spagna e ieri pure in Polonia. Quella Polonia persino frettolosamente assurta a “nuovo” baricentro dell’Europa.
La destra di Pis, che continua a rimanere il primo partito, ma lontanissima dai successi dei decenni scorsi, paga la più alta affluenza dei votanti. A conferma che nei momenti cruciali anche l’elettorato più svogliato è costretto a fare i conti con la realtà e con i rischi che si corrono a lasciar fare ai populisti. Quello che ovviamente, lo si spera vivamente, possa accadere anche nel nostro Paese dove da troppo tempo l’assetto politico parlamentare è deciso dalla sola metà dell’elettorato.
Dalla Polonia viene dunque una lezione di cultura politica di cui dovrebbero fare tesoro tutti quelli che governano come se, davvero, avessero ricevuto un mandato pieno dall’intero corpo elettorale.
I polacchi nonostante i problemi resi ulteriormente infiammati dall’immigrazione a seguito della guerra in Ucraina non hanno premiato gli sciovinisti e gli anti europei.
Se il risultato finale dovesse premiare il fronte filo europeo la destra italiana perderebbe il principato alleato in Europa.