Romano Prodi, nella sua relazione al Forum Europa del P.D.(Roma 15 e 16 dicembre u.s.), ha definito l’Europa un pane mezzo cotto e mezzo crudo, sollecitandone la cottura completa. Trattasi di una valutazione quanto mai opportuna per l’Italia nella quale l’elefantiasi del Debito Pubblico, determinata dal ricorso alla spesa storica, produttrice solo di consensi, ha lasciato mezzo crudo il pane dell’Europa.
Giustamente Elly Schlein ha posto il problema di individuare il forno capace di assicurare il completamento della cottura. Un ‘indicazione precisa viene proprio da Romano Prodi che ha il merito di aver affrontato, per la prima volta nella Finanza Pubblica italiana, il problema della riqualificazione della spesa pubblica .Infatti da Presidente del suo secondo governo, dopo aver faticosamente portato i conti fuori dell’emergenza con la Finanziaria 2007, ha pubblicato il “Libro Verde della Spesa Pubblica (MEF 6 settembre 2007). Il documento dimostra che spendere meglio è l’unico modo per conciliare gli obiettivi del pareggio e della discesa del debito pubblico con l’orientamento del bilancio alla crescita ed all’equità sociale. Pertanto imposta una sistematica revisione della spesa pubblica (spending review),intervenendo sui meccanismi profondi di generazione della spesa .
Tuttavia, Il forno non è rimasto acceso per il tempo necessario perché i governi seguenti ,in particolare quello attuale, hanno subito passivamente il condizionamento della “Pubblica Amministrazione per Procedure”. Attenta solo alla conformità a vincoli giuridico/burocratici, ha trasformato l’attività amministrativa in una sommatoria di pratiche burocratiche, causa del massiccio ricorso alla spesa storica ,Improduttiva ed indifferente al concorso alla stabilità del Debito Pubblico.
Il forno è poi riemerso , come un fiume carsico, perché la riforma costituzionale del 21012 ha sostituito la vecchia “P.A. per Procedure” con la “P.A, per Risultati”. Attenta non solo alla conformità alla legge ma anche all’equilibrio di bilancio e al concorso alla stabilita del debito pubblico , da calcolare secondo le indicazioni del legislatore, per applicarli e garantire l’ottima allocazione delle risorse. Per riaccenderlo e stato ancora necessario superare le difficoltà, spesso insormontabili, incontrate da amministratori e burocrati per risolvere il problema della conciliazione tra il profilo qualitativo e quello empirico, imposto dalla nuova “P.A.per Risultati”.
Il problema è stato risolto da Gaetano Manfredi, illustre matematico applicato e Sindaco di Napoli, con il ricorso al modello della “Sinergia Istituzionale “ che, basato sulla necessita di coniugare nell’esame dei risultati dell’attività dell’ente locale il profilo analitico con quello quantitativo, assicura il conseguimento di “obiettivi” di natura quantitativa, verificabili sulla base di riscontri oggettivi. Si realizza, cosi, la funzionalità ad una corretta contabilizzazione degli effetti economici, grazie al vincolo di bilancio che garantisce la compatibilità delle scelte di investimento con il complessivo equilibrio dei conti. La tecnicità del calcolo non stende un ombra di opacità, ma, al contrario, consente ex ante di valutare gli effetti e correggerli nella maniera migliore ,evitando risultati inattesi ed ormai non più modificabili .
Pertanto il “forno” della Spending Review può essere riacceso perché, con detta coniugazione realizza la caratteristica della revisione della spesa pubblica : non limitarsi solo a misurarne la quantità ma anche efficacia ed efficienza, eliminando i colli di bottiglia della vecchia normativa.
Ad esempio, con l’individuazione del criterio di oggettiva virtuosità finanziaria, vengono elaborati piani strategici delle citta metropolitane atti a consentire alle province esterne la cattura degli “spillover effect” (effetti di ricaduta, ndr) prodotti dall’area metropolitana. Si realizza, cosi, la saldatura l’Italia metropolitana e quella non metropolitana dalla quale dipende lo sviluppo sostenibile dell’intera nazione. Altri effetti postivi sono quelli per lo sviluppo delle aree interne, la valorizzazione dei beni culturali, il governo delle regioni prive di città metropolitane l’attuazione della riforma del Terzo Settore ed un Servizio Sanitario, basato sulla sostenibilità e non sull’impossibile conciliazione tra risorse finanziarie limitate e bisogni sanitari illimitati.
In conclusione, il “forno” della Spending Revew, riacceso, garantisce la cottura completa del pane mezzo crudo dell’Europa, cioè la riqualificazione della spesa dell’intero sistema delle autonome locali .Trattandosi del 36,40%della spesa pubblica complessiva viene eliminata una delle cause più importanti dell’eccessivo aumento del debito pubblico e creata la premessa per un sentiero di discesa del deficit pubblico. Verrà evitata, cosi, all’Italia la procedura d’infrazione in tempo utile rispetto alla scadenza della prossima primavera.
Antonio Troisi