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Quando la Giustizia è sempre più irraggiungibile dai poveri

Mentre l’inflazione sale, scende la soglia di reddito per accedere al gratuito patrocinio. Con il risultato che due milioni di italiani vengono tagliati dal gratuito patrocinio, cioè dalla difesa a spese dello Stato.

La denuncia è stata lanciata da Antonino Galletti, consigliere del Cnf, Consiglio nazionale forense, P presidente di Azione legale ricordando che con il decreto ministeriale del 6 febbraio pubblicato in GU del 21 aprile scorso è stato reso noto il nuovo importo per l’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato in base al quale è stato fissato in  euro 8364 – 11.743,93.

Galletti fa notare come il decreto adegui il limite di reddito al periodo 01.07.2018-30.906.2020 e non già doverosamente a quello calcolato negli anni successivi (2021-2022), come prescritto dalla legge vigente”, spiega
Galletti. In sostanza, il Ministero della Giustizia ha fissato il nuovo importo senza considerare l’indice Istat dell’ultimo biennio: il limite, che avrebbe dovuto essere alzato tenendo conto della grave inflazione degli anni del Covid, è stato invece leggermente abbassato.

“Ancora una volta i ritardi dei burocrati ministeriali arrecano un danno ai cittadini più fragili e ai loro difensori – conclude Galletti – In un momento di crisi, anziché adeguare ed aumentare le tutele, restano privati del diritto
costituzionale alla difesa tecnica proprio i più fragili. Attendiamo che le istituzioni forensi unite insorgano dinanzi
alla competente giurisdizione amministrativa assieme agli Ordini ed alle associazioni rappresentative”.

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