Nella Petizione di INSIEME sul Lavoro (CLICCA QUI) si è sottolineato ancora una volta come “la questione Lavoro non ha ancora guadagnato, come merita, la centralità nell’attenzione delle forze politiche e del Governo”. Siamo il Paese, tra quelli più evoluti, in cui il Lavoro ha perso di più dignità e ruolo.
Da anni ed anni, ci lamentiamo della “supplenza”, in taluni casi si è parlato di vera e propria invadenza, da parte della Magistratura. E questa volta, fortunatamente, la cosa si è ripetuta a difesa del diritto al giusto stipendio. Un giudice del Lavoro di Milano, infatti, ha accolto il ricorso una lavoratrice per la sua paga da fame ed ha ricordato che il Lavoro è di tutelato dalla Costituzione e che ciò prevale sul contratto collettivo.
C’è paradossalmente da augurarsi che il caso giunga dinanzi alla Corte costituzionale perché venga sancito in maniera definitiva e diretta il valore del Lavoro così come definito dalla nostra Carta fondativa perché non abbiamo alcuna speranza che i partiti di oggi siano in grado di intervenire davvero per tutelare il Lavoro e le lavoratrici e i lavoratori. Che, poi, siamo tutti noi.