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Quanti sprechi di medicinali anche per la Covid

Chi in questi giorni è costretto dalla Covid ad assumere il Brufen, oltre ad altri farmaci utili a contenere gli effetti del Coronavirus, si sente mediamente indicare la necessità di prendere una pasticca al giorno per tre giorni. Tutto bene. Tanti ringraziamenti al medico di base e procede all’acquisto di una confezione da acquistare come farmaco da banco.

Riceve una confezione da 30 compresse di cui, in linea di massima, ne utilizza tre. Uno spreco che definire spregevole è poco e che rimanda ad un vecchio ed irrisolto problema, quello dello strapotere delle case farmaceutiche cui nessuno ha mai provato a porre un freno.

E’ difficile dire quanti siano gli italiani che in questi giorni utilizzando questi prodotti che si aggiungono a quelli assunti già in precedenza, ma continuando con l’acquisto di confezioni che hanno un numero molto più alto delle pasticche o delle fiale necessarie al completamento della cura. Devono essere proprio tanti, però, visto che il virus comunque gira, anche se qualcuno s’illude di abolirlo per decreto. E questi tanti, milioni? centinaia e centinaia di migliaia? spendono soldi davvero inutili, o li fanno spendere al servizio pubblico se l’acquisto avviene con una prescrizione del medico di base. E questo solo perché non è regolamentata la composizione dei formati con cui le case farmaceutiche distribuiscono i loro prodotti e perché nel nostro Paese non si applicano le norme in vigore in altri dove, ad esempio, è la farmacia a consegnare al paziente solamente il numero delle dosi indicate dal medico di base.

Continuano insomma a rimanere inascoltati le voci di alcuni seri addetti ai lavori che da tempo ricordano gli sprechi che assommerebbero addirittura a otto miliardi l’anno a causa dell’acquisto di medicinali in più che finiscono poi per scadere (CLICCA QUI).

Una vera e propria vergogna nazionale che qualcuno potrebbe cominciare a far smettere.

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