Colpì subito l’intervento immediato di Matteo Salvini dopo l’incidente mortale causato dalla caduta del pullman di un viadotto di Mestre. Senza che neppure si conoscessero le dinamiche del terribile fatto, in pochi minuti, decise che il problema fosse quello delle batterie dell’autobus elettrico. E dichiarò che non c’entravano nulla le condizioni del viadotto e del guardarail.
Oggi viene fuori che, invece, lo stato di quel tratto di strada erano ben note a tutti. Persino alla Procura della Repubblica. Per non parlare degli amministratori locali. Altro che batterie dell’autobus elettrico, questione utilizzata per un vero e proprio “sciacallaggio” culturale in materia di transizione ambientale da Salvini vista come il fumo negli occhi. Alla luce delle prime risultanze, c’è allora da pensare che il suo fosse un mettere le mani avanti per allontanare le responsabilità del proprio Ministero e di quelle dei responsabili locali per la viabilità fortemente condizionati dalla presenza della Lega.
E allora, ecco che giunge provvidenziale la polemica sulla magistrata catanese che ha fatto rilasciare tre immigrati rinchiusi nel centro per l’espulsione disattendendo il “decreto Cutro” per molti contrario alle indicazioni europee e, persino, allo spirito e alla sostanza della nostra Carta costituzionale.
Matteo Salvini nell’utilizzare la “macchina del fumo” ha poi dato la stura ad un’altra questione che deve interessare tutti noi cittadini. Quella relativa ai filmato, anzi pare che sia più filmati, che sembra siano realizzati da non meglio precisati ufficiali di polizia i quali, non facendo parte di verbali e di atti ufficiali non si capisce a che titolo stiano circolando sul web. In ogni caso, abbiamo capito che sono nella disponibilità del Ministro Salvini. E a noi questa cosa non ci va per niente bene.
Nessuno è al di sopra della legge e tutti siamo chiamati ad utilizzare un minimo di buon senso nell’uso del materiale di ogni genere che finisce in rete. Questo dovrebbe valere soprattutto per tutti coloro che prendono un lauto stipendio dai cittadini per fare il politico e il ministro. Senza per questo essere autorizzato a regolare personali vicende in sospeso con i magistrati.
Siamo alla vera e propria distrazione di massa per coprire con un velo tutto quello che non va. Dal Pnrr, all’aumento del costo della vita, all’emigrazione e al funzionamento di uno Stato sgangherato. Intanto, però, si fanno tanti guasti e si divide ulteriormente la pubblica opinione. E questo non serve a nessuno.