Nella seduta di ieri( di due giorni fa per chi legge, nde) la Camera ha approvato un emendamento al DL 77/2021 che potrà avere effetti concreti ed incisivi sull’occupazione delle persone disabili.
Grazie all’emendamento 47.13 (a firma Bellucci), tutte le imprese che parteciperanno a gare per l’aggiudicazione di opere incluse nel PNRR dovranno dimostrare di essere in regola (e di esserlo stato negli ultimi 3 anni) con gli obblighi previsti dalla legge 68/99 in materia di assuzioni di lavoratori con disabilità.
ANDEL aveva più volte segnalato alle forze parlamentari e allo stesso Ministro Stefani l’opportunità di una norma del genere. Essa servirà – fra l’altro – a fare automaticamente quei controlli sulla evasione degli obblighi della legge 68/99 che lo Stato non ha le risorse per fare attraverso la rete degli Ispettorati territoriali per il lavoro.
Ma il significato della nuova normativa va anche al di là: per la prima volta (dal 2015) il Parlamento torna a occuparsi di inclusione lavorativa delle persone disabili e riconosce che si tratta di un grave elemento di squilibrio del mercato del lavoro (come ANDEL denuncia sin dal suo atto fondativo). Inoltre, è importantissimo che questa norma sia stata inserita nel Decreto Legge che disciplina l’attuazione del PNRR.
Adesso, più che mai occorre che una quota del PNRR sia esclusivamente destinata a un grande piano nazionale per l’inclusione lavorativa delle persone disabili che faccia recuperare al Paese il molto terreno perso negli ultimi 20 anni: ANDEL ha già predisposto un dettagliato progetto in materia.