Gli ultimi dati ISTAT sono impietosi. La povertà si diffonde e vola verso la doppia cifra del 10%.
Consapevoli o meno che ne siano tutti i suoi sostenitori, perché è la forza delle cose che s’impone, questo Governo sembra proprio nato per occuparsi d’altro: aumentare franchigie e favori per chi già ha, quelli del “pizzo di Stato” per intenderci; aggravare le le iniquità fiscali, vedi la retromarcia sugli extra profitti delle banche e vedi, anche, il nuovo concordato fiscale che favorisce soprattutto i commercianti dando loro la possibilità di lucrare sull’impennata dei prezzi senza che essa finisca nelle entrate fiscali dei prossimi anni a venire; difendere i diritti acquisiti dei ceti non produttivi, come nel caso dell’irrisoria aliquota chiesta alla rendita finanziaria ed immobiliare, oppure dei privilegi ben consolidati, caso emblematico quello dei balneari. Insomma, c’è una preoccupazione “amicale” verso i gruppi sociali che hanno tutti l’interesse a votare per chi non vuole assolutamente sentire parlare di solidarietà ed equità sociale. E, intanto, si consolida la società della disuguaglianza.
La vulgata ci dice che mancano i soldi, ma sappiamo che non è vero. Per altro, li trovano sempre. E, soprattutto, si rinuncia ad andare a trovarli dove ci sono, e tanti.
E così, l’Istat ci racconta che la povertà non è mai stata tanto altanegli ultimi dieci anni. Con un livello dell’ 8,5% per famiglie, del 9,8% per individui.
Parliamo di povertà assoluta per 2,235 milioni famiglie e 5,752 milioni di singoli individui. Si ripresentano le solite divisioni territoriali con la punta più alta al Sud (10,2%) e nelle isole (10,3%) mentre la più bassa è quella del Centro (6,8%); il Nord si attesta all’8%.
I dati ci dicono che nel corso degli ultimi dieci anni la povertà familiare è salita dal 6,2 all’8,5% e quella individuale dal 6,9 al 9,8%, che sono aumentate di 683 mila le famiglie in povertà e di 1,6 milioni gli individui. Per quanto riguarda i minori, lo scorso anno sono stati registrati 1,3 milioni i minorenni in condizioni di povertà assoluta, con una percentuale del 14. Ci dicono anche che, tra il 2020 e il 2022 il Reddito di cittadinanza ha fatto uscire dalla povertà 404 mila famiglie nel 2020, 484 mila nel 2021 e 451 mila nel 2022.