Secondo l’Osservatorio fiscale della UE la maggior parte dei contribuenti paga un’aliquota più elevata rispetto a quella dei super-ricchi che sono in grado di utilizzare strutture complesse e società di comodo per evadere i pagamenti per non pagare poco o, addirittura, alcuna tassa.
La proposta, allora, è quella d’introdurre un’aliquota fiscale minima del 2% sulla ricchezza globale dei circa 2.500 miliardari censiti per raccogliere ben 250 miliardi di dollari all’anno.
Secondo le ricerche dell’Osservatorio, i cosiddetti super – ricchi pagano aliquote fiscali pari allo 0% o allo 0,5% della loro ricchezza perché riescono ad organizzare i loro patrimoni in modo da non far figurare la generazione di reddito imponibile.
Gli esperti europei di fiscalità dicono che anche il piano elaborato nel 2021 da parte di 140 paesi per garantire che le aziende paghino almeno il 15% dell’imposta sulle società è stato “drammaticamente indebolito” dall’utilizzo di un “elenco crescente di scappatoie”. E suggeriscono, così, che la questione dell’introduzione di una tassa per i mega-ricchi venga affrontata in occasione del prossimo vertice del G20 previsto nel 2024 in Brasile.