Il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge diretta ad evitare che le armi circolino troppo liberamente almeno tra persone che sono considerate le più pericolose. Il provvedimento è stato votato anche da alcuni senatori repubblicani che hanno rotto con la tradizionale tendenza del loro partito ad evitare ogni iniziativa che limiti il libero uso delle armi da parte dei cittadini.
Al Senato 15 repubblicani, tra cui il senatore Mitch McConnell, il leader della minoranza hanno votato con i democratici portando il risultato finale di 65 a 33. Anche i repubblicani guardano alle prossime elezioni di “midterm” del prossimo novembre e non possono sottovalutare la reazione popolare alle continue stragi che avvengono con una continua frequenza in tutti gli Stati Uniti.
Il provvedimento votato ieri prevede l’introduzione di maggiori controlli sui precedenti dei potenziali acquirenti di armi dell’età compresa tra 18 e 21 anni. Per la prima volta è prevista la richiesta di documenti ai minori e l’eventuale esibizione di documenti che comprovano la salute mentale degli acquirenti di armi. Inoltre, gli stati riceveranno incentivi per l’introduzione di provvedimenti di confisca temporanea di armi a persone ritenute da un giudice troppo pericolose per possederle mentre è previsto un divieto federale a chi è stato autori di maltrattamenti domestici all’acquisto di armi da fuoco.
Il voto è giunto nello stesso giorno in cui la Corte Suprema, a maggioranza composta da giudici nominati nel corso degli ultimi decenni dai repubblicani, ha annullato una legge della città di New York che poneva limiti più severi attirandosi accese critiche. Gli Usa sono ancora sotto shock all’indomani della sparatoria costata la vita di 19 bambini e di due insegnanti in una scuola elementare a Uvalde, in Texas.
I giudici della Corte suprema sono gli stessi che hanno un forte orientamento antiabortista dimostrando così di essere animati da quello che molti definiscono un contraddittorio senso della Vita.