L’assoluzione di Kyle Rittenhouse dall’accusa di aver ucciso due persone e ferito una terza, perché avrebbe esercitato un diritto all’autodifesa durante una manifestazione di protesta, ha riproposto per l’ennesima volta la questione, specificatamente nord americana, della libera e legale circolazione delle armi, persino di quelle da guerra.
Un problema che nel caso in questione, dopo il ripetersi di crimini violenti a sfondo razziale, ha finito per mischiare il diritto all’autodifesa con gli scontri tra gruppi etnici così rendendo ancora più lontana la possibilità d’introdurre delle restrizioni al troppo libero possesso di fucili e pistole.
Anche il nuovo Governo di Joe Biden sembra restare, allora, in una fase di stallo in materia di controllo delle armi detenute da singoli cittadini, mentre cresce freneticamente la vendita di armamenti di ogni genere, così come, altro fenomeno che preoccupa non poco anche le forze di polizia, il numero delle armi, da difesa e d’offesa prodotte artigianalmente in casa.
Per adesso, la nuova amministrazione è riuscita solamente ad introdurre un limitato divieto di vendita per taluni tipi di pistole e il finanziamento di cinque miliardi di dollari da destinare alla prevenzione della violenza previsto all’interno del pacchetto di spese sociali appena varate da Biden e approvate dalla Camera dei rappresentanti. Nessun blocco si è riuscito ad introdurre per la vendita di armi semiautomatiche.
Così, l’esito del processo Rittenhouse ha finito per deludere ulteriormente quanti si aspettano ben più forti interventi per limitare la circolazione delle armi anche perché, paradossalmente, in coincidenza con lo sviluppo della pandemia della Covid-19, sono cresciuti i crimini violenti. La reazione è stata quelle di veder crescere vertiginosamente le vendite da parte delle armerie. Una situazione, insomma, che sembra aver rafforzato la posizione dei più accesi e convinti oppositori ad ogni norma diretta a ridurre il numero delle armi circolanti o l’introduzione di regole più chiare e meno confuse di cui si avvantaggiano solo i produttori e i commercianti di fucili e pistole.
Per adesso Joe Biden può solo dirsi amareggiato per una sentenza che non aiuta a creare un clima diverso e complica la strada per l’introduzione di una legislazione che si faccia carico della necessità di contrastare una scia di violenze che sembra essere inarrestabile.